Il lavoro ‘scomposto’. Dal primo al 4 settembre l’incontro di studi delle Acli
“Il lavoro scomposto” (Verso una nuova civiltà dei diritti, della solidarietà e della
partecipazione) è il titolo del 44.mo incontro nazionale di studi delle Acli, che
si terrà quest’anno per la prima volta a Castel Gandolfo, dal primo al 4 settembre.
Nel trentennale della “Laborem exercens, le Associazioni cristiane dei lavoratori
italiani riflettono sui “poderosi cambiamenti” che, negli ultimi decenni, “hanno reso
irriconoscibile il panorama del lavoro e delle sue rappresentazioni sociali, della
produzione e del consumo”. Il lavoro è “scomposto”, secondo le Acli, perché “fatica
a ritrovare il suo significato, personale e sociale”, tra precarizzazione dei percorsi
lavorativi, moltiplicazione delle condizioni giuridico-contrattuali, perdita di valore
dell’economia reale, immaterialità dei prodotti e dei capitali, individualizzazione
dell’esperienza. “Ma se si scompone il lavoro, è la persona che rischia la sua integrità.
E’ la società che vede disfarsi la sua rete solidale e partecipativa”. Un rischio
“che non è però un esito inevitabile”. Le Acli fanno riferimento alla “Caritas in
Veritate” di Benedetto XVI e riconoscono nella “civilizzazione dell’economia”, a partire
dai problemi del lavoro e dei lavoratori, “l’asse valoriale e spirituale” intorno
al quale costruire “una nuova visione di società, aperta e solidale”. I lavori del
44.mo incontro nazionale di studi – si legge sul sito delle Acli - si svolgeranno
a Castel Gandolfo presso il Centro Mariapoli (Via San Giovanni Battista de La Salle),
a partire dal pomeriggio di giovedì 1 settembre. (A.L.)