ANGOLA: Un centinaio di giovani in viaggio verso Madrid
(ANS – Siviglia - 12/08/2011) – Circa un centinaio di giovani angolani, dopo aver
fatto tappa al Santuario di Fátima, sono giunti ieri, 11 agosto, a Siviglia per partecipare
insieme ai loro coetanei spagnoli alle giornate diocesane, in programma fino al 15
agosto. Il gruppo, formato da studenti dell’Università Cattolica di Luanda e dai
membri del Movimento Giovanile Salesiano (MGS), è giunto in Portogallo l’8 agosto,
facendo tappa il giorno successivo al Santuario di Fátima. Ad accompagnare il gruppo
è don Martín Lasarte, Delegato per la Pastorale Giovanile della Visitatoria “Mamá
Muxima” dell’Angola. In una intervista concessa all’Agenzia “Ecclesia”, il salesiano
sacerdote, di origine uruguaiana, missionario in Angola dal 1995, ha raccontato della
fede e dell’entusiasmo che dominano nel gruppo “desideroso di aprire i propri orizzonti
e conoscere come altri giovani affrontano le sfide proposte dal Vangelo all’era contemporanea”. Favorita
da un periodo di maggior stabilità e crescita economica, l’Angola sarà presente a
Madrid con una rappresentanza di oltre 500 giovani, provenienti dalle province di
Luanda, Kwanza Sul, Kwanza Norte, Benguela, Uíge, Cabinda e Huambo La rappresentanza
è organizzata in 4 gruppi: 115 dell’Università Cattolica di Luanda del MGS, 156 del
Segretariato Nazionale per la Pastorale giovanile, 175 delle Comunità dei Neo Catecumeni
e 11 delle suore Mercedarie della Carità, più altri che arriveranno di propria iniziativa. Alla
GMG di Sidney del 2008, la delegazione angolana contava solo 50 partecipanti. In questo
contesto “i giovani cercano di essere attori di una società sempre più giusta e fraterna”,
ha sottolineato don Lasarte che nutre la speranza che i giovani a Madrid possano trovare
la forza necessaria per essere “stimolo di cambiamento nelle proprie comunità”. “Ho
coinvolto i giovani universitari, perché imparino a fare del proprio futuro e della
propria professione uno strumento di bene”, ha sottolineato il salesiano sacerdote. Nel
proprio bagaglio portano soprattutto “l’allegria e la spontaneità tipica della loro
cultura”, indica don Lasarte, e anche le varie espressioni artistiche che presenteranno
durante le giornate della GMG. Tra queste le danze tradizionali come la “rebita”,
propria delle regioni del centro e nord dell’Angola, coreografie accompagnate dalla
musica, abiti e artigianato tipicamente africani.