Libia, gli insorti accerchiano Tripoli. Gheddafi incita i suoi alla battaglia
A sei mesi dall’inizio delle rivolte in Libia, si stringe il cerchio dei ribelli sulla
capitale Tripoli. Dopo i successi militari degli ultimi giorni, gli insorti, sostenuti
dai raid aerei della Nato, vedono a portata di mano la roccaforte di Gheddafi, che
nella notte ha lanciato un audio messaggio ai suoi sostenitori. Il servizio di Michele
Raviart:
Incita alla
battaglia e alla liberazione del Paese, Muammar Gheddafi, quando parla alla tv di
Stato e chiede di riconquistare le città prese dagli insorti e dalla Nato. Ma le immagini
trasmesse dalla televisione, che mostrano i sostenitori di Gheddafi sventolare le
bandiere verdi della rivoluzione e innalzare al cielo i ritratti del rais, potrebbero
presto diventare materiale d’archivio. La città di Tripoli, che nella notte ha subito
un nuovo raid da parte della Nato, è infatti accerchiata. Ad ovest gli insorti hanno
occupato questa mattina la maggior parte delle città di Zawiah e di Sorman e controllano
ora la via di approvvigionamento che dalla Tunisia forniva cibo e carburante alla
Capitale. A sud controllano invece Garyan, a meno di cento chilometri da Tripoli,
mentre ad est i ribelli hanno posto fine ai bombardamenti su Misurata, occupando le
batterie di artiglieria del regime a Tawarga. “Il prossimo obiettivo è Tripoli”, annunciano
gli insorti, mentre il portavoce del rais assicura che in poco tempo l’esercito di
Gheddafi riconquisterà le posizioni perdute.