Iraq, una serie di attentati sconvolge il Paese: oltre 60 i morti
Violente esplosioni hanno colpito questa mattina una decina di città dell’Iraq, tra
cui Baghdad, causando la morte di 66 persone. La città più colpita è stata Kut, a
sud-est della capitale, dove due bombe sono esplose uccidendo 33 persone e ferendone
52. L’ondata di violenze, inaspettata durante il mese del Ramadan, avviene dopo che
i leader politici iracheni avevano annunciato di voler negoziare con gli Stati Uniti
sul mantenimento di un piccolo numero di truppe americane nel Paese, dopo l'accordo
sul ritiro previsto per fine anno.
Libia, gli insorti accerchiano Tripoli.
Gheddafi incita i suoi alla battaglia A sei mesi dall’inizio delle rivolte
in Libia, si stringe il cerchio dei ribelli sulla capitale Tripoli. Dopo i successi
militari degli ultimi giorni, gli insorti, sostenuti dai raid aerei della Nato, vedono
a portata di mano la roccaforte di Gheddafi, che nella notte ha lanciato un audio
messaggio ai suoi sostenitori. Il servizio di Michele Raviart:
Incita alla
battaglia e alla liberazione del Paese, Muammar Gheddafi, quando parla alla tv di
Stato e chiede di riconquistare le città prese dagli insorti e dalla Nato. Ma le immagini
trasmesse dalla televisione, che mostrano i sostenitori di Gheddafi sventolare le
bandiere verdi della rivoluzione e innalzare al cielo i ritratti del rais, potrebbero
presto diventare materiale d’archivio. La città di Tripoli, che nella notte ha subito
un nuovo raid da parte della Nato, è infatti accerchiata. Ad ovest gli insorti hanno
occupato questa mattina la maggior parte delle città di Zawiah e di Sorman e controllano
ora la via di approvvigionamento che dalla Tunisia forniva cibo e carburante alla
Capitale. A sud controllano invece Garyan, a meno di cento chilometri da Tripoli,
mentre ad est i ribelli hanno posto fine ai bombardamenti su Misurata, occupando le
batterie di artiglieria del regime a Tawarga. “Il prossimo obiettivo è Tripoli”, annunciano
gli insorti, mentre il portavoce del rais assicura che in poco tempo l’esercito di
Gheddafi riconquisterà le posizioni perdute.
Egitto, scontri al Cairo
durante il processo a Hosni Mubarak Si è aperta oggi al Cairo la seconda udienza
del processo che vede imputato l’ex-presidente Hosni Mubarak, accusato di aver fatto
uccidere 800 persone durante le manifestazioni di gennaio. L’ex presidente è giunto
in tribunale in barella e ha negato ogni accusa. Fuori dall’aula si sono registrati
scontri e lanci di pietre tra i manifestanti pro e contro Mubarak. La prossima udienza
si terrà il 5 settembre e non sarà ripresa da telecamere.
Siria, l’esercito
attacca i ribelli da terra e da mare L’esercito siriano è entrato nella cittadina
di Hula, alle porte di Homs, uno dei centri nevralgici delle manifestazioni contro
il presidente Bashar al-Assad. L’Osservatorio siriano sui diritti umani, ha parlato
di “persecuzioni e arresti” e di un “imponente fuoco di copertura”. Si combatte intanto
per il terzo giorno consecutivo nella città costiera di Latakia, dove i cannoni della
marina siriana hanno ucciso 27 persone che cercavano di fuggire dal quartiere di Ramel.
Sudan,
rapito un operatore italiano Un operatore umanitario italiano è stato rapito
a Nyala, capoluogo del Sud Darfur, da un gruppo di uomini armati. Francesco Azzolini,
34 anni, lavorava in un ospedale pediatrico di “Emergency “ e si stava dirigendo verso
l’aeroporto della città. Il Ministero degli Esteri italiano ha confermato il rapimento
e ha attivato “tutti i contatti possibili con le autorità locali per la soluzione
della vicenda”.
India, il premier Singh si scaglia contro la corruzione Si
celebra oggi il 65.mo anniversario dell’indipendenza dell’India. Parlando alla nazione
dal “Forte rosso” di Nuova Delhi, il primo ministro Mahnmoah Singh ha denunciato la
corruzione dilagante nel Paese, sottolineando come il governo “abbia intrapreso le
azioni più severe”, contro gli scandali che hanno coinvolto molti funzionari dello
Stato. Le celebrazioni si sono svolte in un clima di tensione dopo gli attentati del
13 luglio scorso a Mumbai, che avevano causato 26 morti.
Mahmoud Abbas a
Sarajevo mentre Israele annuncia nuovi insediamenti Il presidente palestinese
Mahmoud Abbas ha incontrato questa mattina a Sarajevo i leader politici della Bosnia-Erzegovina,
membro non permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Uniti. I colloqui sono
propedeutici al voto del prossimo settembre, quando l’Onu deciderà se riconoscere
o meno lo Stato palestinese. Intanto questa mattina Israele ha annunciato la creazione
di 277 nuovi insediamenti in Cisgiordania.
Stati Uniti, Obama comincia la
campagna elettorale per il 2012 Il presidente Barack Obama comincerà oggi,
con un giro in pullman di tre giorni nel Midwest, la propria campagna elettorale per
le presidenziali del 2012. Obama visiterà gli Stati dell’Iowa, del Minnesota e dell’Illinois
e parlerà con i cittadini di politica economica. Lo scopo del tour sarà ridare entusiasmo
ai piccoli imprenditori e ai lavoratori autonomi vicini al partito democratico, delusi
dai compromessi dell’amministrazione con la destra repubblicana. La decisione di Obama
arriva dopo l’ufficializzazione della candidatura repubblicana di Rick Perry, governatore
del Texas e dopo i primi test elettorali in Iowa.
Afghanistan, cinque soldati
afgani uccisi nella provincia di Kabul Cinque soldati afghani sono stati uccisi
in un doppio attentato nel distretto di Sarobi, della provincia di Kabul. Il primo
attacco è stato sferrato da un missile, mentre il secondo è stato causato da un ordigno
rudimentale. La provincia di Kabul è stata messa in sicurezza dalle forze internazionali
e consegnata all’esercito afgano, sebbene nella zona di Sarobi rimanga forte l’opposizione
armata. (Panoramica internazionale a cura di Michele Raviart)
Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LV no. 227