Cresce in Italia il numero dei padri separati che diventano clochard
In Italia l’incremento del numero dei poveri non è causato solo dalla crisi economica.
A far precipitare nell’indigenza molti cittadini italiani sono anche separazioni e
divorzi. In Italia – ricorda Avvenire – sono 4 milioni i padri separati e 800 mila,
tra questi, incontrano serie difficoltà economiche. Stipendi, anche oltre la media
nazionale, vengono prosciugati per il mantenimento di ex moglie e figli. Quel che
rimane non è sufficiente per pagare l’affitto di una nuova casa, perché quella originaria
è di solito assegnata alla ex moglie. “Il 25% degli ospiti delle mense dei poveri
– sottolinea l’Associazione avvocati matrimonialisti – sono separati e divorziati”.
“Molti dormono in auto, i più fortunati sono tornati alle famiglie d’origine”. Un
allarme sociale che coinvolge anche i minori e il loro rapporto con i padri: un uomo
che non ha più una casa dove vivere, non ha più nemmeno un luogo dove accogliere serenamente,
e con dignità, i propri figli. Per cercare di far fronte a queste problematiche, è
stata aperta 18 mesi fa a Roma, in via Torre di Pratolungo, “La Casa dei papà”. Si
tratta di una struttura con 20 appartamenti messi a disposizione per 12 mesi con possibile
proroga di altri 12 mesi. Anche a Milano, dove secondo la Caritas i separati sono
circa 50 mila, ha attivato un progetto simile. Grazie all’impegno di Provincia e "Associazione
nazionale papà separati" sono stati messi a disposizione 15 mini appartamenti nella
zona Fiera. “Occupano m’intera ala del convento dei Padri Oblati di Rho e ad oggi
– sottolinea l’Associazione – nessuno dei locali è rimasto libero”. Non mancano iniziative
simili anche in altre città italiane. Micro comunità per padri separati sono nati
a Bolzano, Savona e Venezia. Aiuti economici e di sostegno sono stati attivati anche
dalla Regione Piemonte. Ma un tetto non basta per risolvere il problema. “Le case
– sottolinea Antonio Matricardi, vice presidente dell’Associazione nazionale Papà
separati – sono solo un palliativo: occorrono sostegni economici e soprattutto l’applicazione
vera della legge sull’affido condiviso”. E’ necessaria anche la revisione – conclude
– di norme e leggi che non agevolano il padre separato sul fronte fiscale. (A.L.)