In cammino verso Madrid: alla Gmg, anche il Parlamento universale dei giovani e la
Gioventù francescana
Alla Gmg di Madrid, ormai imminente, sarà presente anche una rappresentanza del Parlamento
Universale della Gioventù (Pug). Si tratta di un foro permanente dove tutti i giovani,
senza distinzione di credo, razza o nazionalità, possono dibattere i temi che sono
oggetto della loro attenzione. Con l’associazione “Gioventù Idente”, parteciperà alla
Giornata Mondiale della Gioventù presentando un’esposizione multimediale, intitolata
“Cristo, pietra angolare di una nuova civiltà”. Giorgia Innocenti ne ha parlato
con Serena Manzi, membro dell’Ufficio nazionale di “Gioventù Idente”, incaricata
dal Parlamento Universitario della Gioventù a presentare l’iniziativa:
R. - Dobbiamo
radicare, fondare la nostra casa sulla roccia, affinché veramente nessuna afflizione
della vita o evento possa buttar giù quello che abbiamo costruito. Se lo costruiamo
con Cristo, con il nostro impegno personale, chiaramente con l’Eucarestia che è Cristo
stesso, possiamo far sì che i venti della vita non portino giù quello che abbiamo
costruito e la perseveranza in questo è fondamentale. Dobbiamo veramente partire da
noi stessi per riuscire poi in un progetto più grande.
D. – E’ difficile
essere cristiani oggi?
R. – Sì anche se poi l’uomo in sé stesso, il
giovane specialmente, ora parliamo della Giornata mondiale della gioventù, sente in
sé che la quotidianità regolare – come dice il Papa – non basta e il giovane questo
lo sente fortemente e sente in sé questa spinta a voler uscire da se stesso, dalla
quotidianità di tutti i giorni. Penso che in Cristo trovi la fonte di tutto questo.
D.
– Cosa speri per gli altri giovani che parteciperanno alla Gmg?
R. –
Spero che riescano a sentire che cosa il Padre celeste ha sognato per loro, per la
loro vita e che riescano con perseveranza a portarlo a compimento e spero che possano
anche visitare questi stand del Parlamento universale della gioventù, aperto a persone
di qualsiasi credo e chiaramente di qualsiasi razza e Paese. Colgo l’occasione per
dire che è in "Avenida de los toreros", 5 al Centro culturale Buena Vista di Madrid.
(ma)
Anche la famiglia francescana parteciperà alla 26.ma Giornata mondiale
della Gioventù di Madrid. Sono 700 i ragazzi della "Gi.fra", Gioventù francescana
d’Italia, che aderiranno all’evento con diverse iniziative. Al microfono di Alessandra
De Gaetano, Leonardo Curcuruto, vice-presidente della Gioventù francescana
d’Italia:
R. - La Gmg
è anche un’occasione per radunare tutti i giovani francescani presenti nel mondo,
per confrontarsi, per vivere la fraternità oltre i confini nazionali. Il villaggio
francescano è un’iniziativa coordinata da tutte le famiglie francescane presenti nel
mondo: frati, suore e laici. Si tratta di un momento di incontro con i ministri generali
delle famiglie francescane: ci saranno momenti di preghiera, spettacoli in Piazza
San Francesco a Madrid e protagonisti saremo noi giovani francescani provenienti da
ogni parte del mondo.
D. - Che significato ha per i giovani francescani
partecipare in comunione con i giovani di tutto il mondo alla Gmg di Madrid?
R.
- Alcuni giovani partecipano alla Gmg consapevoli di vivere un’esperienza di incontro
con Cristo. Sono sicuro che l’esperienza della Gmg porterà i giovani a riscoprire
questa comunione con il Santo Padre, con i vescovi, con la Chiesa tutta. Proprio quella
comunione che Francesco d’Assisi 800 anni fa ha tanto ricercato durante la sua missione.
D.
- Con il gruppo francescano della "Gi.fra", ha già partecipato anche ad altri incontri
mondiali di giovani. Cosa ha riportato a casa da quelle precedenti esperienze?
R.
- Ho riportato a casa tanta gioia: io ho partecipato alla Gmg di Colonia, nel 2005.
E’ stata la prima Gmg di Papa Benedetto. Ricordo che c’era tanta attesa nell’incontrare
questo nuovo Papa… In quella Gmg abbiamo potuto scoprire la profondità del Santo Padre
ed io porto con me sempre una sua frase, quando ci disse: “L’ora nella quale partecipiamo
alla Messa è l’ora di Gesù, in cui Gesù ci parla attraverso il Vangelo”.
D.
- Cosa si aspetta da questa esperienza, anche in relazione al messaggio del Papa per
questa occasione?
R. - “Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede”:
mi aspetto che per tanti giovani la fede venga riscoperta e rappresenti quell’elemento
che aiuti a superare le difficoltà della vita quotidiana. (mg)