2011-08-13 14:10:06

Il commento di padre Bruno Secondin al Vangelo della Domenica


In questa 20.ma Domenica del Tempo ordinario la liturgia ci presenta il passo del Vangelo in cui Gesù sembra indifferente di fronte al dolore di una madre, una cananea, che chiede la guarigione della figlia tormentata da un demonio. La donna, per nulla intimorita dal rifiuto iniziale del Signore, continua ad insistere nella sua preghiera senza stancarsi. Gesù, alla fine, esclama:

«Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita.

Su questo brano del Vangelo, ascoltiamo il commento del padre carmelitano Bruno Secondin, docente di Teologia spirituale alla Pontificia Università Gregoriana:RealAudioMP3

Che coraggio ha questa povera donna cananea! Umiliata dall’indifferenza palese e da una frase dura di Gesù, non si rassegna ad essere esclusa dalla sua attenzione: gli basta essere anche solo come i cagnolini che mangiano delle briciole sotto la tavola. Sa di non appartenere alle persone privilegiate, ma gli basta un attimo di attenzione, purché la sua figlia sia guarita. Amore di mamma che non conosce ostacoli, però ancor più fede allo stato puro: nonostante sia non ebrea, mostra un’audacia nella sua implorazione che perfino Gesù ne è sorpreso. “Donna, grande è la tua fede!”, esclama il Maestro, facendola diventare icona meravigliosa per sempre. Fede come dono e cammino per tutti è il messaggio comune delle tre letture di questa domenica: non ci sono confini alla fede, la benevolenza di Dio si estende a tutti i popoli. Lo canta Isaia oggi in una pagina di vero universalismo, lo ribadisce Paolo che si sente chiamato proprio ad essere “Apostolo delle Genti”. Si tratta di un diritto di diffondere ovunque il Vangelo, ma anche di un’accoglienza da esercitare per riconoscere la fede espressa in modo originale da chi appartiene ad altre tradizioni. Non siamo né i padroni né i controllori del Vangelo: ma solo i servitori di Dio che vuole benedire tutti i popoli, e da tutti essere riconosciuto.







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