I giovani verso Madrid da Taiwan e dal Cile. La presenza degli scout alla Gmg
Per la Gmg, nella capitale spagnola sono attesi oltre un milione di giovani, la maggior
parte europei. Ma non mancano cospicue delegazioni provenienti dagli altri continenti.
Prima di incontrare il Papa a Madrid numerosi gruppi di giovani extraeuropei stanno
facendo tappa a Roma per pregare sulla Tomba degli Apostoli Pietro e Paolo. Paolo
Ondarza ha incontrato un gruppo di pellegrini cileni. Ascoltiamo le loro
testimonianze:
R. - Por
el momento, está pasando la Iglesia un momento difícil… In questo periodo
la Chiesa sta passando una fase difficile, dopo lo scandalo degli abusi sessuali in
varie parti del mondo. Nonostante ciò i giovani cattolici cileni sono forti e saldi
nella fede. La nostra pastorale giovanile è molto attiva e l’attività della Chiesa
dei giovani è davvero forte.
D. - Come vi siete preparati all’incontro
con il Papa?
R. - El encuentro con el Papa… L’incontro è
stato preparato da oltre un anno: il difficile non è stato solo trovare i soldi per
il viaggio ma anche - e direi soprattutto - preparare il cuore ed entrare nella spiritualità
della Gmg.
D. - Perché è importante per te stare con i giovani di tutto
il mondo e con il Papa a Madrid?
R. - Es la Jornada de la Juventud… La
Giornata della gioventù nella storia ha rappresentato un incontro potente tra i giovani
e il Papa. Ma anche oggi è importante farci Chiesa per poter incontrare il Santo Padre
e dimostrargli che la Chiesa di oggi, a livello mondiale e quindi anche quella del
Cile, è unita al proprio pastore, a Papa Benedetto, ai suoi vescovi e ai suoi sacerdoti.
La Gmg sarà un incontro meraviglioso nel quale riscoprire e dire più forte il nostro
“sì” al Signore, il nostro “sì” alla nostra Madre Chiesa.
D. - Che
cosa ti piacerebbe dire al Papa?
R. - La verdad es que yo me siento
tan feliz… La verità è che sono felicissima di far parte dei milioni di
giovani che incontreranno il Papa a Madrid. Cristo è vivo in noi: questa è la cosa
più importante di questa festa. Daremo voce al fatto che i giovani di oggi credono
in Dio nonostante tutto e che Cristo è vivo in noi. (mg)
Sempre a Roma
Paolo Ondarza ha raccolto le voci di alcuni giovani di Taiwan che parteciperanno
alla Gmg di Madrid:
R. - (Parole
in cinese) Mi sono preparata pregando molto, per ricevere tutta la benedizione
e la grazia che caratterizzano le giornata di Madrid.
D. - Come vivono
la fede i giovani a Taiwan?
R. - (Parole in cinese) Taiwan
è un Paese per la maggior parte non cattolico e quindi per i giovani cattolici è molto
difficile capire cosa vuol dire veramente la fede. Molti giovani non vivono la fede
in modo profondo, perché spesso la cultura pagana prende il sopravvento.
D.
- Che cosa ti piacerebbe dire al Papa?
R. - (Parole in cinese) Se
mi fosse data la grazia di parlare al Papa gli chiederei di venire a Taiwan. E’ vero,
a Taiwan il cattolicesimo è una piccolissima realtà, ma una visita del Papa aiuterebbe
quella piccola comunità cattolica ad avere una fede più forte. (mg)
A pochi
giorni dalla Giornata mondiale della Gioventù, gli scout accolgono con gioia il messaggio
di Benedetto XVI. Aiutare i giovani a compiere delle scelte consapevoli per la vita
è anche loro compito. Ne ha parlato, al microfono di Giorgia Innocenti, Jean
Paul Liegi, dell’Agesci:
R. – Abbiamo
accolto con vera gioia questo messaggio del Papa perché ritengo che in più punti il
Papa ci aiuti a riflettere, ad approfondire anche, quello che è lo specifico del modo
in cui lo scoutismo aiuta i giovani a vivere la fede. Ci sono un paio di punti che
io ritengo molto vicini a quello che lo scoutismo vive. Mi piace ricordare soprattutto
quando il Papa ci invita a vivere un’esperienza, chiamando i giovani alla Gmg a Madrid.
Lui la definisce, all’inizio del messaggio, “un’esperienza decisiva per la vita”:
questo lo ritengo molto significativo perché tutto il metodo educativo dello scoutismo
è fondato proprio sull’invito rivolto ai giovani a vivere esperienze significative
e ad essere poi capaci di rileggerle, per far sì che queste esperienze diventino davvero
formative e punti di riferimento importanti nella vita.
D. – Come si
diventa testimoni del Vangelo tra gli Scout?
R. – Quello che cerchiamo
davvero di proporre nella nostra relazione educativa è orientare i giovani a fare
delle scelte. C’è un momento importante nella vita scout, che conclude il percorso
educativo, che chiamiamo “partenza”. E’ il momento in cui i giovani, dopo aver condiviso
tante esperienze – da bambini, da ragazzi, da giovani – con i compagni di avventura
scelgono personalmente di aderire fortemente ad alcune scelte, che sono innanzitutto
la scelta di fede nell’adesione a Gesù, poi la scelta di servizio nell’impegno politico
nel senso ampio della parola, cioè del condividere il servizio al bene comune della
società. Allora, credo che sia importante innanzitutto questa sottolineatura della
necessità di avere punti fermi per le scelte, perché saranno questi punti fermi che
orienteranno il cammino dei giovani verso le scelte che dovranno – in modo maturo
– fare proprie, e sarà questo poi che permetterà loro di vivere una testimonianza
concreta.
D. – Un augurio per gli altri giovani che parteciperanno
alla Gmg …
R. – Scoprire la bellezza degli incontri autentici. Il Santo
Padre lo ripete continuamente: scoprire davvero la fede innanzitutto come un incontro,
un incontro con Gesù Cristo. Io auguro a tutti i giovani che vivranno questa esperienza
di viverla davvero come un incontro autentico con il nostro Maestro, che è Gesù, e
poi con tutti coloro che nella gioia della condivisione di questi giorni aiuteranno
i giovani a rinsaldare la loro fede. (gf)