Crisi economica: Obama lancia un nuovo appello all’unità tra democratici e repubblicani
Le divisioni politiche tra democratici e repubblicani stanno danneggiando l'economia
Usa e serve un compromesso per far ripartire l'occupazione. Lo sostiene il presidente
Barack Obama nel suo settimanale discorso radiofonico del sabato. Ieri, Obama ha incontrato
gli imprenditori a porte chiuse prima di trascorrere un periodo di vacanza con la
famiglia, che ha già innescato polemiche. Nell’occasione il capo della Casa Bianca
ha garantito maggiore sostegno alle imprese e ha detto che le piccole e medie aziende
devono essere coinvolte nella ricerca di una soluzione alla crisi.
Gran
Bretagna Sembra tornata sotto controllo la situazione in Gran Bretagna rispetto
a sabato scorso quando nel sobborgo settentrionale londinese di Tottenham scoppiarono
i primi scontri tra manifestanti e forze dell’ordine, propagatisi poi ad altre località
del Paese. Oggi si è appreso che, nonostante i disordini, andrà avanti la riforma
della polizia, decisa dal governo britannico. Il servizio di Giada Aquilino:
L’esecutivo
del premier britannico David Cameron fa i conti con la crisi economica e, nell'ambito
del programma di austerità, decide di portare avanti la riforma della polizia, con
la conseguente riduzione degli organici. Nonostante l'ondata di guerriglia urbana
che ha percorso l'Inghilterra nei giorni scorsi, con un bilancio di 5 vittime e 1.745
arresti in diverse città del Paese, il ministro delle Finanze britannico, George Osborne,
ha ribadito che la riforma va avanti. Il piano del governo prevede un taglio di due
miliardi di sterline dal budget della polizia, che si stima comporterà la perdita
di 30 mila posti di lavoro. Per Osborne, comunque, il riassetto delle forze di sicurezza
''prevede di aumentare la presenza della polizia nelle comunità''. Gli agenti intanto
proseguono le indagini sulle violenze di questa settimana. In particolare, si cerca
di far luce sulla morte di Trevor Ellis, un 26enne ferito a morte con un colpo d'arma
da fuoco, lunedì notte a sud di Londra. Per l’omicidio sono stati arrestati due giovani.
Immigrazione-Lampedusa Giornata
di arrivi di immigrati sulle coste dell’Isola di Lampedusa. Un barcone con 320 persone
a bordo è stato avvistato a mezzo miglio dalla terraferma. Secondo le prime informazioni
del gruppo fanno parte 35 donne e 11 minori. Intanto, una seconda imbarcazione si
trova a largo, ancora in acque maltesi. Dai rilievi dei mezzi aerei della Guardia
Costiera sul natante ci sarebbero circa 100 persone.
Libia In Libia
prosegue l’avanzata dei ribelli che hanno conquistato la parte residenziale della
città di Brega, nonostante il regime continui a smentire la notizia. Tripoli, inoltre,
ha definito “inaccettabili” le parole del segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon
sulla missione della Nato nel Paese. Per gli uomini di Gheddafi, l’Alleanza Atlantica
è la sola responsabile delle morte dei civili in Libia. Ieri, infine, un rappresentante
del Consiglio nazionale di transizione ha riaperto l’ambasciata libica a Washington.
Bahrein In
Bahrein il principale gruppo di opposizione sciita ha fatto sapere che boicotterà
le elezioni legislative parziali in programma il prossimo 24 settembre. Il portavoce
del movimento ha spiegato che si chiede una “Camera dei deputati che goda di piene
prerogative e di circoscrizioni elettorali eque”. La tornata servirà per sostituire
i 18 deputati che si sono dimessi in protesta contro la violenta repressione dei manifestanti.
Gaza-Hamas In
Medio Oriente, Hamas ha annunciato un compromesso con l’Agenzia statunitense per la
cooperazione allo sviluppo (Usaid) che consente la prosecuzione dei finanziamenti
dei progetti umanitari nella Striscia di Gaza. Ieri, nonostante le critiche del presidente
palestinese Abu Mazen, i vertici di Hamas avevano dichiarato lo stop delle attività
chiedendo il controllo dei bilanci delle Ong partner dei programmi finanziati dalla
struttura statunitense. Il raggiungimento dell’intesa odierna è stato possibile grazie
alla mediazione dell’Onu.
Pakistan In Pakistan, a Rawalpindi, una
corte marziale militare ha condannato a morte un ex militare accusato di aver ideato
l’attacco del 2009 contro il quartier generale dell’esercito. L’episodio si concluse
con la morte di dieci soldati e 9 talebani. Intanto a Lahore, nell’est del Paese,
un cittadino americano è stato rapito nella sua residenza. Si tratterebbe di un cooperante
nelle zone tribali al confine con l’Afghanistan. La polizia, che conduce le indagini
a stretto contatto con le autorità americane, ha precisato che il sequestro è avvenuto
stanotte ad opera di un gruppo armato composto da otto persone.
Afghanistan Ancora
sangue in Afghanistan. Cinque persone di una stessa famiglia sono morte quando il
pulmino su cui stavano viaggiando è saltato in aria su un ordigno artigianale collocato
sul ciglio della strada. E’ successo nella zona della provincia meridionale di Helmand,
il mezzo si stava dirigendo verso Lashkar Gah. A bordo c’erano due uomini e tre donne.
Videoconferenza
Obama-Karzai Sicurezza e processo di riconciliazione in Afghanistan al centro
della riunione in video conferenza tra il presidente afghano Karzai e quello statunitense
Obama avvenuta ieri sera. Il colloquio è servito a fare il punto sulla situazione
in vista della transizione dei poteri nel Paese prevista per il 2014. Inoltre si è
discusso delle modalità per avviare una cooperazione strategica a lungo termine tra
i due Paesi. (Panoramica internazionale a cura di Eugenio Bonanata)
Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LV no. 225