2011-08-13 14:58:01

Crisi economica: Obama lancia un nuovo appello all’unità tra democratici e repubblicani


Le divisioni politiche tra democratici e repubblicani stanno danneggiando l'economia Usa e serve un compromesso per far ripartire l'occupazione. Lo sostiene il presidente Barack Obama nel suo settimanale discorso radiofonico del sabato. Ieri, Obama ha incontrato gli imprenditori a porte chiuse prima di trascorrere un periodo di vacanza con la famiglia, che ha già innescato polemiche. Nell’occasione il capo della Casa Bianca ha garantito maggiore sostegno alle imprese e ha detto che le piccole e medie aziende devono essere coinvolte nella ricerca di una soluzione alla crisi.

Gran Bretagna
Sembra tornata sotto controllo la situazione in Gran Bretagna rispetto a sabato scorso quando nel sobborgo settentrionale londinese di Tottenham scoppiarono i primi scontri tra manifestanti e forze dell’ordine, propagatisi poi ad altre località del Paese. Oggi si è appreso che, nonostante i disordini, andrà avanti la riforma della polizia, decisa dal governo britannico. Il servizio di Giada Aquilino:RealAudioMP3

L’esecutivo del premier britannico David Cameron fa i conti con la crisi economica e, nell'ambito del programma di austerità, decide di portare avanti la riforma della polizia, con la conseguente riduzione degli organici. Nonostante l'ondata di guerriglia urbana che ha percorso l'Inghilterra nei giorni scorsi, con un bilancio di 5 vittime e 1.745 arresti in diverse città del Paese, il ministro delle Finanze britannico, George Osborne, ha ribadito che la riforma va avanti. Il piano del governo prevede un taglio di due miliardi di sterline dal budget della polizia, che si stima comporterà la perdita di 30 mila posti di lavoro. Per Osborne, comunque, il riassetto delle forze di sicurezza ''prevede di aumentare la presenza della polizia nelle comunità''. Gli agenti intanto proseguono le indagini sulle violenze di questa settimana. In particolare, si cerca di far luce sulla morte di Trevor Ellis, un 26enne ferito a morte con un colpo d'arma da fuoco, lunedì notte a sud di Londra. Per l’omicidio sono stati arrestati due giovani.

Immigrazione-Lampedusa
Giornata di arrivi di immigrati sulle coste dell’Isola di Lampedusa. Un barcone con 320 persone a bordo è stato avvistato a mezzo miglio dalla terraferma. Secondo le prime informazioni del gruppo fanno parte 35 donne e 11 minori. Intanto, una seconda imbarcazione si trova a largo, ancora in acque maltesi. Dai rilievi dei mezzi aerei della Guardia Costiera sul natante ci sarebbero circa 100 persone.

Libia
In Libia prosegue l’avanzata dei ribelli che hanno conquistato la parte residenziale della città di Brega, nonostante il regime continui a smentire la notizia. Tripoli, inoltre, ha definito “inaccettabili” le parole del segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon sulla missione della Nato nel Paese. Per gli uomini di Gheddafi, l’Alleanza Atlantica è la sola responsabile delle morte dei civili in Libia. Ieri, infine, un rappresentante del Consiglio nazionale di transizione ha riaperto l’ambasciata libica a Washington.

Bahrein
In Bahrein il principale gruppo di opposizione sciita ha fatto sapere che boicotterà le elezioni legislative parziali in programma il prossimo 24 settembre. Il portavoce del movimento ha spiegato che si chiede una “Camera dei deputati che goda di piene prerogative e di circoscrizioni elettorali eque”. La tornata servirà per sostituire i 18 deputati che si sono dimessi in protesta contro la violenta repressione dei manifestanti.

Gaza-Hamas
In Medio Oriente, Hamas ha annunciato un compromesso con l’Agenzia statunitense per la cooperazione allo sviluppo (Usaid) che consente la prosecuzione dei finanziamenti dei progetti umanitari nella Striscia di Gaza. Ieri, nonostante le critiche del presidente palestinese Abu Mazen, i vertici di Hamas avevano dichiarato lo stop delle attività chiedendo il controllo dei bilanci delle Ong partner dei programmi finanziati dalla struttura statunitense. Il raggiungimento dell’intesa odierna è stato possibile grazie alla mediazione dell’Onu.

Pakistan
In Pakistan, a Rawalpindi, una corte marziale militare ha condannato a morte un ex militare accusato di aver ideato l’attacco del 2009 contro il quartier generale dell’esercito. L’episodio si concluse con la morte di dieci soldati e 9 talebani. Intanto a Lahore, nell’est del Paese, un cittadino americano è stato rapito nella sua residenza. Si tratterebbe di un cooperante nelle zone tribali al confine con l’Afghanistan. La polizia, che conduce le indagini a stretto contatto con le autorità americane, ha precisato che il sequestro è avvenuto stanotte ad opera di un gruppo armato composto da otto persone.

Afghanistan
Ancora sangue in Afghanistan. Cinque persone di una stessa famiglia sono morte quando il pulmino su cui stavano viaggiando è saltato in aria su un ordigno artigianale collocato sul ciglio della strada. E’ successo nella zona della provincia meridionale di Helmand, il mezzo si stava dirigendo verso Lashkar Gah. A bordo c’erano due uomini e tre donne.

Videoconferenza Obama-Karzai
Sicurezza e processo di riconciliazione in Afghanistan al centro della riunione in video conferenza tra il presidente afghano Karzai e quello statunitense Obama avvenuta ieri sera. Il colloquio è servito a fare il punto sulla situazione in vista della transizione dei poteri nel Paese prevista per il 2014. Inoltre si è discusso delle modalità per avviare una cooperazione strategica a lungo termine tra i due Paesi. (Panoramica internazionale a cura di Eugenio Bonanata)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LV no. 225







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