Libia. La Nato: forze di Gheddafi sempre più deboli
Si combatte ancora in Libia, dove la situazione sembra in evoluzione dopo alcune settimane
di stallo. Il servizio di Michele Raviart:
Le truppe fedeli
a Gheddafi controllano ancora il terminale petrolifero di Brega, nella Libia orientale.
Ad affermarlo è un portavoce degli insorti, che nella giornata di ieri avevano conquistato
la parte residenziale della città, cruciale snodo per l’esportazione degli idrocarburi
libici. La guerra prosegue anche ad ovest, con le forze ribelli che si sono stabilizzate
vicino a Zawiyah, a 50 chilometri dalla capitale Tripoli, roccaforte di Gheddafi.
Secondo il generale Bouchard, comandante dell’operazione Nato che da cinque mesi sta
bombardando il Paese, “le forze di Gheddafi non sono più in grado di condurre un’offensiva
credibile su larga scala” e l’esercito del rais sarebbe così indebolito “da non essere
più un pericolo per i civili”. Sul piano diplomatico si registra la presa di posizione
della Russia, che, dopo l’astensione del marzo scorso ha ratificato questa mattina
la risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu contro Gheddafi. Preoccupazione
è stata espressa invece dal segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, che ha definito
inaccettabile il numero crescente di civili uccisi in Libia, anche a causa dei raid
della Nato.