2011-08-12 17:10:48

La tassa di solidarietà non colpisce l'evasione


RealAudioMP3 "I vari provvedimenti colpiscono un po’ dappertutto e questo può dare un impressione di giustizia della manovra. Ma credo che questa impressione non sia del tutto corretta perché anche tassare redditi al di sopra dei 90 mila euro non colpisce gli evasori. Quanti sono coloro, infatti, che dichiarano veramente quello che guadagnano?" Per il politologo Antonio Maria Baggio, docente di Filosofia Politica all'Università Sophia di Loppiano (Fi) fondata da Chiara Lubich, "si accetta che vengono pagati molto i parlamentari per il loro ruolo, per conservare loro un’autonomia, ma non si capisce perché debbano però pagare un pranzo raffinato nei ristoranti di Camera e Senato lo stesso ticket che paga un bambino della scuola materna. Ma non è che aumentando il prezzo del pasto si risolve il problema". A proposito di corruzione ed evasione fiscale, "diciamo che c’è anche un intreccio di interessi, di corporativismi, che impedisce di realizzare questa lotta. Non c’è un taglio netto tra chi gestisce il bene pubblico e gli interessi privati". "La cosa migliore è che ci siano effettivamente dei buoni amministratori, dei buoni politici indipendentemente dal fatto che siano cattolici". "L'attuale legge elettorale, continua il politologo Baggio, "esprime la situazione di debolezza della politica, perché tutte queste varie facce che sta assumendo la crisi sottolineano la difficoltà da parte del politico, è sicuramente un un mestiere difficile, di prendere i provvedimenti giusti". "L’attuale legge elettorale è una forma di tutela che consente a pochi centri privati, perché tali sono i partiti, di decidere chi va in Parlamento. Quindi sono dei privati che decidono la composizione del potere legislativo. Questa è una stortura grave della democrazia che toglie sovranità ai cittadini. Ma ci dà una spiegazione della debolezza politica attuale. E’ un ceto che si sta difendendo". "E quando non si è più classe dirigente ma si è ceto, la tendenza è quella di prendere accordi con altri ceti. Ecco perché le varie corporazioni hanno un peso così forte. Perché parlano da pari a pari con la politica. Sono i diversi interessi corporativi che tendono a scrivere l’agenda della politica". ( a cura di Luca Collodi )








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