Emergenza in Corno d'Africa: l'appello di un'associazione di donne somale
La tragedia somala si fa ogni giorno più drammatica. Altre aeree della Somalia hanno
raggiunto il livello di carestia, l'ultimo dei cinque stadi dell'emergenza umanitaria. Senza
acqua, senza cibo, senza niente, verso il campo di Dadaab, in Kenya, il più grande
campo profughi del mondo dove migliaia di persone si stanno rifugiando a causa della
drammatica carestia che ha messo in ginocchio la Somalia. Vi è un altro grande
campo all’interno del Paese e precisamente a Mogadiscio dove stanno morendo di fame
e malattie circa 640.000 bambini (numero che cresce da ora in ora) che con i genitori
provengono da tutte le zone colpite dalla carestia.
A.I.S.C.I.A., un'Associazione
costituita a Roma nel 2007 da un gruppo di somali, che opera esclusivamente per fini
di solidarietà sociale, umana, sanitaria, civile e culturale, è in grado di far arrivare
gli aiuti direttamente nelle mani dei bisognosi in quanto ha la propria rappresentanza
e sede all’interno di Mogadiscio.
“Quello che ognuno di noi fa per la Somalia
è soltanto una goccia nell'oceano. Ma se non ci fosse, quella goccia all'oceano mancherebbe”.