Luis Badilla Morales, Radio Vaticana I giovani cileni
protestano contro un'istruzione classista. Il sistema scolastico locale, dai tempi
del regime di Pinochet, è infatti municipalizzato e ciò crea gravi iniquità e ne abbassa
la qualità. Lo Stato ha rinunciato di fatto alla responsabilità educativa mentre gli
studenti, guidati dalla coraggiosa Camila Vallejo, costringono i politici a prendere
posizione sul tema. Fin'ora lo ha fatto solo la Chiesa che ha invitato i giovani a
non usare la violenza, sottolineando come la protesta nasca dall'iniquità sociale.
Guardando ad altri analoghi movimenti giovanili nel mondo bisognerebbe interrogarsi
sul ruolo che stanno avendo le giovani generazioni in questo momento storico. Sale
la tensione in Cile per lo scontro tra il governo e il movimento studentesco che chiede
la riforma del sistema di istruzione. A Santiago del Cile continuano gli scontri tra
le forze dell'ordine e gruppi di giovani e la protesta rischia di essere contagiosa
per altri paesi dell'America Latina. (Intervista a cura di Fabio Colagrande)