Il Messico e altri 15 Paesi contro la nuova legge sull' immigrazione in Alabama
“Allo scopo di impedire l’entrata in vigore della legge HB 56”, promulgata nello Stato
Usa dell’Alabama dal governatore repubblicano Robert Bentley, il Messico ha presentato
una mozione di sostegno all’azione legale intrapresa dal Dipartimento di giustizia
degli Stati Uniti contro la nuova normativa, considerata la più rigida in materia
di immigrazione ‘irregolare’ emanata nella repubblica federale. Nel darne notizia,
il ministero degli Esteri di Città del Messico precisa che altri 15 Paesi dell’America
Latina aderiscono all’iniziativa. Si tratta di Argentina, Bolivia, Brasile, Cile,
Colombia, Costa Rica, Ecuador, El Salvador, Guatemala, Honduras, Nicaragua, Paraguay,
Perù, Repubblica Dominicana e Uruguay. La legge HB 56 è stata impugnata da Washigton
perché “è in contrasto con la legge federale sull’immigrazione e mina l’equilibrio
prudente tra le priorità e gli obiettivi migratori del governo federale”. Tra i suoi
aspetti più controversi – ricorda l’agenzia Misna - la legge obbliga le scuole dell’Alabama
a verificare lo status di residenza degli alunni identificando così quelli ‘irregolari’
che potranno essere perseguiti dalla polizia. Anche le aziende private saranno tenute
a verificare lo status di residenza di tutte le persone assunte e in caso di ‘irregolarità’
segnalarlo alla polizia, pena il rischio di essere accusate di “favoreggiamento dell’immigrazione
illegale”. Ed è lo stesso reato in cui potrebbe incorrere chiunque fornisca un passaggio
in automobile a un ‘clandestino’. Secondo stime correnti, in Alabama ci sarebbero
almeno 120.000 immigrati ‘irregolari’ di origini latinoamericane. Prima della legge
HB 56 aveva sollevato polemiche e dure condanne da parte delle organizzazioni per
i diritti civili americane e latinoamericane un’altra legge ‘anti-immigrati’, la SB
1070 dell’Arizona. La norma era stata poi sospesa nei suoi articoli più controversi,da
un tribunale locale. (A.L.)