Il Messico accoglierà una reliquia del Beato Giovanni Paolo II
"Me ne vado, ma non me ne vado. Resto nel vostro cuore”. Era il luglio del 2002 quando
il Beato Giovanni Paolo II pronunciava queste parole, al termine del suo quinto viaggio
apostolico in Messico, il 97.mo a livello internazionale. E mai quelle parole furono
più profetiche: il 17 agosto, infatti, a poco più di tre mesi dalla sua Beatificazione,
Papa Wojtyla “tornerà” spiritualmente nel Paese sudamericano, grazie ad una reliquia
che compirà poi un pellegrinaggio di quattro mesi nelle diocesi messicane. La reliquia
– si legge in un comunicato della Conferenza episcopale messicana - è stata richiesta
alla Congregazione per il Culto divino e la disciplina dei sacramenti. Si tratta di
un’ampolla di sangue che dopo l’arrivo a Città del Messico sarà trasportata presso
la Basilica di Nostra Signora di Guadalupe. Il 25 agosto avrà poi inizio il pellegrinaggio.
Ad accompagnare l’ampolla ci sarà anche una statua di cera del Beato Giovanni Paolo
II. “Durante il suo lungo e fruttuoso Pontificato – si legge nella nota – il Beato
Wojtyla è stato un promotore instancabile della pace in tutto il mondo”. “Il ricordo
e l’amore che Giovanni Paolo II professò per la nostra patria – si sottolinea nel
documento – devono indurci a rafforzare la fede del popolo messicano, in un momento
in cui la nostra nazione vive una profonda trasformazione sociale”. “Oggi più che
mai – ribadiscono i presuli - è necessario consolidare i processi di pace e di convivenza,
per costruire un Paese più giusto e solidale”. Di qui l’invito dei vescovi messicani
a cogliere l’occasione offerta da tale evento “per promuovere l’eredità che ha lasciato
il Beato Wojtyla”. Un legame particolarmente sentito, quello tra il Messico e Papa
Giovanni Paolo II. Il Pontefice polacco si recò proprio in questo Paese per il suo
primo viaggio apostolico, nel gennaio del 1979. Vi tornò altre quattro volte: nel
maggio del ’90, nell’agosto del ’93, nel gennaio del ’99 e, infine, nel luglio 2002.
(I.P.)