Libia, ancora raid della Nato e combattimenti tra insorti e truppe di Gheddafi
In Libia anche oggi si segnalano nuovi raid della Nato su obiettivi militari del governo
di Tripoli. Sul terreno lo scontro si concentra a Bir Ghanam, a 80 ora ottanta chilometri
dalla capitale. Ieri i ribelli avevano annunciato la conquista della località, stamani
le truppe fedeli a Gheddafi hanno affermato di aver ripreso il “controllo totale”
della città. Intanto, centinaia di combattenti degli insorti avanzano verso nord,
ad una quarantina di km dalla costa, su una strada disseminata di veicoli bruciati
delle truppe governative. E da Tripoli esponenti dell'esecutivo libico smentiscono
Saif al-Islam, il figlio del rais che aveva preannunciato un’alleanza con i gruppi
islamici radicali. “Saif parla a titolo personale, non del governo”, ha detto al New
York Times il portavoce del governo, Mussa Ibrahim.
Egitto, i Fratelli musulmani
si preparano per le elezioni In vista delle elezioni politiche del prossimo
novembre, per la prima volta nella loro storia i Fratelli Musulmani egiziani svolgeranno
pubblicamente un’elezione interna per riempire tre posti vacanti nel loro organismo
dirigenziale. Lo ha annunciato il gruppo, diventato secondo diversi analisti la forza
politica meglio organizzata nell'Egitto del dopo-Mubarak. Si tratta, per molti osservatori,
di una mossa tesa ad “aumentare la credibilità del movimento nell'opinione pubblica”.
I Fratelli Musulmani sono rimasti al bando - ma tollerati - per tutti i 30 anni del
regime di Hosni Mubarak. Ora hanno annunciato di puntare ad ottenere la metà dei seggi
in Parlamento.
Afghanistan Quattro soldati della Nato sono rimasti
uccisi in Afghanistan in due diversi attacchi, nel Sud e nell'Est del Paese, da parte
degli insorti. Lo ha reso noto l'Isaf, la forza internazionale a guida Nato, in un
comunicato nel quale non vengono forniti ulteriori dettagli. Intanto, sono definite
stabili le condizioni dei quattro militari italiani rimasti feriti stamani nell'esplosione
di un ordigno artigianale vicino a Bala Balouk. I militari hanno avvisato personalmente
i famigliari sulle loro condizioni di salute. Lo afferma il Comando regionale Ovest
a guida italiana della missione Isaf.
Pakistan attentato Almeno 16
camion cisterna, che trasportavano carburante per la Nato in Afghanistan, sono stati
distrutti in seguito ad un attentato dinamitardo nel nord-ovest del Pakistan. Una
ventina di mezzi erano parcheggiati in un terminal nei pressi di Peshawar, quando
una bomba è esplosa innescando un incendio a catena. Non ci sono state vittime e nessuna
rivendicazione è arrivata finora. Non si esclude che l'attacco possa essere stato
condotto dai talebani che, da tempo, si sono lanciati in attacchi di questo tipo contro
il contingente della Nato presente nel Paese.
Stati Uniti chiedono la liberazione
dell'ex premier ucraina Timoshenko Gli Stati Uniti hanno chiesto la liberazione
dell'ex premier ucraina, Iulia Timoshenko, arrestata venerdì per il suo atteggiamento
ostruzionistico verso la Corte e i testimoni durante il processo a suo carico per
abuso di potere. Lo fa sapere l'ambasciata Usa a Kiev. L'arresto di Timoshenko, si
legge nella nota, “ha suscitato preoccupazione nel mondo intero sull'applicazione
dello Stato di diritto in Ucraina e contribuisce a far apparire il processo come politicamente
motivato”. Washington “chiede che la decisione dell'arresto sia riconsiderata e la
liberazione esaminata immediatamente”. Intanto è stata sospesa la decisione della
giustizia ucraina di vietare qualsiasi manifestazione nel centro di Kiev e di far
quindi sgomberare il sit-in di protesta dei sostenitori della Timoshenko.
Norvegia,
polizia esclude eventuali complici di Breivik Anders Behring Breivik, l'autore
delle stragi del 22 luglio di Oslo, avrebbe agito da solo. E' quanto sostiene la polizia
norvegese che sta conducendo le indagini. “Stiamo esaminando e cercando di identificare
qualsiasi persona con la quale avrebbe potuto collaborare ma quello che è stato raccolto
finora indica che Breivik ha agito da solo”, ha riferito il responsabile delle indagini,
Christian Hatlo. “Tutto lascia pensare - ha aggiunto - che fosse solo al momento dei
fatti”.
Gran Bretagna, guerriglia urbana a Londra Alta tensione nel
quartiere Tottenham di Londra, teatro questa notte di violenti scontri tra le forze
dell’ordine e gruppi di giovani, scoppiati dopo che circa trecento persone si erano
radunate per chiedere giustizia per la morte del 29.enne Mark Daggan, ucciso giovedi'
al termine di un conflitto a fuoco con la Metropolitan Police. La zona resta presidiata
dalla polizia. Squadre di vigili del fuoco sono impegnate a domare quel che resta
degli incendi appiccati dalla folla. (Panoramica internazionale a cura di Marco
Guerra)
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LV
no. 219