Iran: arrestati due giovani convertiti al cristianesimo
Due giovani iraniani convertiti al cristianesimo, Vahid Rofegar e Reza Kohnamuii,
sono stati arrestati due settimane fa dalle forze di polizia nella piccola città
di Kalibr. La notizia è stata resa nota solo oggi dal sito d'informazione attivo nell'ambito
dei diritti umani 'Herana'. Secondo testimoni oculari i due, prima dell'arresto,
sono stati fermati in una delle vie principali di Kalibr e percossi violentemente
dagli agenti. Stando al sito, le famiglie dei due non hanno alcuna notizia sul loro
luogo di detenzione. Negli ultimi anni sono aumentate in modo considerevole le conversioni,
soprattutto dei giovani, dall'Islam ad altre religioni quali il cristianesimo, il
zoroastrismo e la fede bahai, suscitando le dure reazioni delle autorità politico-religiose
della Repubblica islamica. La Guida Suprema iraniana, l'ayatollah Ali Khamenei, in
diverse occasioni ha espresso la propria preoccupazione per il fenomeno delle conversioni
in Iran, invitando il clero islamico sciita a essere più attivo nella persuasione
dei giovani affinché questi non abbandonino l'Islam. Secondo i siti d'opposizione,
nell'ultimo anno oltre duecento iraniani convertiti al cristianesimo sono stati arrestati
su ordine dell'autorità giudiziaria iraniana. La sharia, ovvero la legge coranica,
non consente la conversione dall'Islam ad altre religioni. L'abbandono dell'Islam
è punibile, su sentenza del giudice, anche con la pena capitale. Pertanto molte conversioni
in Iran avvengono in segreto e non vengono rese pubbliche.