In Malawi corruzione e povertà fanno salire la tensione sociale
Dopo la Giornata di protesta nazionale che in Malawi, il 20 luglio scorso, è sfociata
nella violenza causando, nei disordini scaturiti, la morte di 20 persone, non si arrestano
le manifestazioni della popolazione esasperata che chiede al governo misure concrete
contro la povertà e il dilagare della corruzione. L’agenzia Fides riferisce che il
primo agosto scorso il presidente Bingu wa Mutharika ha lanciato un appello ai cittadini
affinché rinuncino alla dimostrazione organizzata per il prossimo 16 agosto, che si
teme mieta nuove vittime. Padre Piergiorgio Gamba, missionario monfortiano presente
in Malawi da più di 30 anni, analizza così la situazione: “Il presidente è lontano
dalla gente, che poi non ha altra scelta se non restare in attesa, come i contadini
aspettano la semina e il raccolto – ha detto – la rivoluzione, comunque, rimane ancora
affare delle città, ma tra pochi mesi l’economia non avrà più i mezzi per far tacere
il malcontento degli ospedali senza medicine o dei lavoratori senza salario, con i
mercati sempre più vuoti e i prezzi che raddoppiano”. (R.B.)