2011-08-08 16:12:48

Afghanistan: proteste per il numero di vittime civili in attacchi Nato


Centinaia di persone sono scese in piazza oggi a Ghazni City, capoluogo della omonima provincia centro-orientale afghana protestando per la morte di due civili causata, a loro avviso, da forze straniere durante un raid aereo notturno. Il servizio di Fausta Speranza:RealAudioMP3

Il presidente afghano Hamid Karzai ha ordinato l'apertura di un'inchiesta sul raid aereo della Nato condotto venerdì scorso nella provincia di Helmand, nel sud del Paese, contro i talebani. Nell'attacco sono morte otto persone, membri della famiglia di un imam, alimentando in questo modo sempre più tensione tra Kabul e forze straniere. L'Isaf ha annunciato che condurrà un'inchiesta su quanto accaduto. Il problema delle vittime civili preoccupa il governo del presidente Karzai. Secondo la Missione delle Nazioni Unite di assistenza all'Afghanistan (Unama), l'80% dei decessi è causato dagli insorti ed il restante 20% dalle forze governative e della Nato. In ogni caso, oggi dopo l’incidente di sabato che ha coinvolto un elicottero Chinook della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza uccidendo 31 militari americani, il presidente afghano Karzai ha parlato con Obama per presentare le condoglianze. Il presidente Usa, che ha ricambiato per i 7 militari afghani morti nello stesso incidente, ha riaffermato l'impegno comune contro il terrorismo. Ma a proposito di strategie potrebbe far molto discutere la dichiarazione di ieri del ministro degli Esteri afghano Rassoul sulla Conferenza di Bonn programmata a dicembre prossimo per discutere del futuro dell’Afghanistan. Rassoul ritiene che i talebani potrebbero partecipare se il processo di riconciliazione nazionale dovesse progredire in modo soddisfacente. Solo giovedì scorso l'ambasciatore degli Stati Uniti a Kabul, Ryan Crocker, aveva escluso decisamente l’ipotesi.







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