Afghanistan: proteste per il numero di vittime civili in attacchi Nato
Centinaia di persone sono scese in piazza oggi a Ghazni City, capoluogo della omonima
provincia centro-orientale afghana protestando per la morte di due civili causata,
a loro avviso, da forze straniere durante un raid aereo notturno. Il servizio di Fausta
Speranza:
Il presidente
afghano Hamid Karzai ha ordinato l'apertura di un'inchiesta sul raid aereo della Nato
condotto venerdì scorso nella provincia di Helmand, nel sud del Paese, contro i talebani.
Nell'attacco sono morte otto persone, membri della famiglia di un imam, alimentando
in questo modo sempre più tensione tra Kabul e forze straniere. L'Isaf ha annunciato
che condurrà un'inchiesta su quanto accaduto. Il problema delle vittime civili preoccupa
il governo del presidente Karzai. Secondo la Missione delle Nazioni Unite di assistenza
all'Afghanistan (Unama), l'80% dei decessi è causato dagli insorti ed il restante
20% dalle forze governative e della Nato. In ogni caso, oggi dopo l’incidente di sabato
che ha coinvolto un elicottero Chinook della Forza internazionale di assistenza alla
sicurezza uccidendo 31 militari americani, il presidente afghano Karzai ha parlato
con Obama per presentare le condoglianze. Il presidente Usa, che ha ricambiato per
i 7 militari afghani morti nello stesso incidente, ha riaffermato l'impegno comune
contro il terrorismo. Ma a proposito di strategie potrebbe far molto discutere la
dichiarazione di ieri del ministro degli Esteri afghano Rassoul sulla Conferenza di
Bonn programmata a dicembre prossimo per discutere del futuro dell’Afghanistan. Rassoul
ritiene che i talebani potrebbero partecipare se il processo di riconciliazione nazionale
dovesse progredire in modo soddisfacente. Solo giovedì scorso l'ambasciatore degli
Stati Uniti a Kabul, Ryan Crocker, aveva escluso decisamente l’ipotesi.
Il
presidente dello Yemen ha lasciato ieri sera l’ospedale saudita dopo 2 mesi Funzionari
statunitensi avrebbero convinto il presidente yemenita Ali Abdullah Saleh, attualmente
convalescente in Arabia Saudita, a non fare ritorno in Yemen. Lo scrive il quotidiano
panarabo Asharq al-Awsat. Il resoconto arriva all'indomani dell'uscita dall'ospedale
di Saleh, che ora si trova in una residenza del governo. I funzionari yemeniti hanno
smentito la notizia, affermando che il presidente tornerà a Sanaa. Il presidente dello
Yemen, Ali Abdallah Saleh, ha lasciato ieri sera l'ospedale militare saudita, dove
era ricoverato da oltre due mesi dopo essere stato ferito durante un attacco contro
il suo palazzo presidenziale a Sanaa il 3 giugno.
10 soldati pachistani
feriti nel Waziristan, al confine con l'Afghanistan Dieci soldati pachistani
sono rimasti feriti quando il veicolo su cui viaggiavano ha urtato un rudimentale
ordigno (Ied) nella regione tribale del Waziristan meridionale, al confine con l'Afghanistan.
Secondo fonti militari locali, il veicolo transitava nell'area di Sararogha al momento
dell'attentato, dopo il quale le forze di sicurezza hanno avviato una caccia all'uomo
per cercare di catturare i responsabili. Il Waziristan meridionale è una roccaforte
della coalizione Tehrik-e-Taleban Pakistan (Ttp), vicina ad Al Qaeda, ed il luogo
dove è avvenuto l'attentato è sotto la responsabilità del vicecapo del Ttp, Mufti
Waliur Rehman. Intanto un ufficiale dell'esercito pachistano ha sostenuto che nel
corso della offensiva sferrata nella Kurram Agency, al confine con l'Afghanistan,
almeno 200 militanti talebani sono stati uccisi.
La preoccupazione di Londra
per la detenzione della Timoshenko La Gran Bretagna ha espresso "preoccupazione"
per la detenzione dell'ex premier ucraino e attuale leader dell'opposizione, Iulia
Timoshenko, e ha invitato Kiev a "conformarsi a più alti standard democratici". Lo
riferisce l'agenzia Interfax citando il segretario agli Affari Esteri, Alistair Burt.
"La Gran Bretagna - ha detto Burt -, assieme all'Unione europea e ai suoi partner
internazionali, continuerà a monitorare attentamente il processo a carico di Iulia
Timoshenko e quelli contro alcuni suoi ex ministri e funzionari". Il segretario agli
Affari Esteri di Londra ha quindi esortato "le autorità ucraine a conformarsi a più
alti standard democratici, che includano il rispetto dei diritti umani, delle norme
di legge e processi indipendenti, trasparenti ed equi. Questi - ha concluso Burt -
sono i prerequisiti per una maggiore integrazione con l'Unione europea".
Joe
Biden in Cina dal 17 al 22 Agosto Joe Biden, vice presidente americano, sarà
in visita ufficiale in Cina dal 17 al 22 agosto. Lo ha annunciato il portavoce del
ministero degli Esteri cinese. Intanto, una commissione indipendente del governo federale
americano ha criticato il comportamento cinese nella provincia nord occidentale autonoma
dello Xinjiang a maggioranza musulmana, chiedendo la fine delle restrizioni per i
cittadini di etnia uighura. Leonard Leo, presidente della Commissione degli Stati
Uniti sulla Libertà Religiosa Internazionale (Uscirf), nella sua denuncia ha sottolineato
come la situazione nello Xinjiang sia peggiorata dopo gli scontri delle scorse settimane
tanto da portare al divieto per i locali, di religione musulmana, di partecipare ai
riti del sacro mese di Ramadan. La stessa associazione in difesa degli Uighuri ha
denunciato i modi usati dalla polizia cinese nella repressione, con arresti di massa
e il numero di vittime non chiarite. Secondo le autorità cinesi, gli scontri della
fine di luglio sono stati organizzati da terroristi islamici addestrati all'estero.
Cresce
marea nera davanti al Porto di Mumbai La marea nera fuoriuscita da un mercantile
affondato davanti al porto di Mumbai si sta allargando verso la costa minacciando
una famosa spiaggia della metropoli. Dalla nave MV Rak che si è inabissata tre giorni
fa a 25 miglia marine dalla terraferma, esce circa una tonnellata di carburante all'ora,
secondo la televisione Times Now. Il cargo, battente bandiera panamense trasportava
60 mila tonnellate di carbone e 340 tonnellate tra benzina e lubrificanti. L'emittente
aveva mostrato ieri le immagini di catrame sulla spiaggia di Juhu, dove si affacciano
le ville delle star di Bollywood, ma un comunicato del ministero dell'Ambiente aveva
smentito dicendo che i residui non provenivano dalla MV Rak. Le autorità hanno anche
minimizzato la minaccia di inquinamento della costa già degradata da diversi incidenti
del genere in passato. Sul luogo sono al lavoro due unità navali di emergenza per
contenere i danni della chiazza oleosa e cercare di aspirare il contenuto dello scafo
sommerso. Intanto, nella zona colpita dal disastro è stata vietata la pesca fino al
15 agosto.
Napolitano ricorda Marcinelle: tragedia del lavoro da ricordare
come simbolo Il presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano, in
occasione del 55.mo anniversario della tragedia di Marcinelle, in Belgio, in un messaggio
ha espresso i sentimenti di vicinanza ai familiari delle vittime e a tutti i partecipanti
alle cerimonie per una sciagura che è divenuta simbolo del sacrificio e della nobiltà
del lavoro italiano in Europa e nel mondo. "La memoria dei duecentosessantadue lavoratori
che persero la vita a Marcinelle, tra i quali centotrentasei connazionali - scrive
Napolitano - ci deve in particolare esortare a mantenere alta la guardia sul tema
della sicurezza del lavoro, la cui attualità permane immutata nonostante gli indubbi
progressi". Alle 8 e 10 di questa mattina la campana 'Maria Mater Orphanorum' di Bois
du Cazier a Marcinelle ha suonato 262 volte: una per ciascuno dei minatori.
50mila
cileni in piazza contro la riforma dell’istruzione Circa 50 mila cileni sono
sfilati per le strade di Santiago per chiedere la fine della repressione contro il
movimento studentesco e per esigere istruzione gratuita e di qualità. La manifestazione
è stata convocata ieri dall'Assemblea Coordinatrice degli Studenti Secondari (Aces)
e dal collegio dei professori. “Se il governo vuole lucrare, uniti lotteremo”, si
leggeva su un grande striscione che apriva la marcia, svoltasi sotto la pioggia, vicino
al palazzo presidenziale della Moneda. Gli studenti hanno respinto venerdì scorso
l'ultima proposta di riforma dell'istruzione e a centinaia sono stati arrestati dalle
forze dell'ordine durante i disordini avvenuti nelle maggiori città del Cile. I manifestanti
hanno dato al governo sei giorni di tempo per presentare un nuovo documento. Intanto,
stanno organizzando per martedì prossimo uno sciopero nazionale. Il presidente del
partito socialista, Osvaldo Andrade, nell'appoggiare ufficialmente gli studenti, ha
proposto che il futuro dell'istruzione sia sottoposto a un plebiscito nazionale. (Panoramica
internazionale a cura di Fausta Speranza)
Bollettino del Radiogiornale
della Radio Vaticana Anno LV no. 220