2011-08-08 15:19:53

Afghanistan: proteste per il numero di vittime civili in attacchi Nato


Centinaia di persone sono scese in piazza oggi a Ghazni City, capoluogo della omonima provincia centro-orientale afghana protestando per la morte di due civili causata, a loro avviso, da forze straniere durante un raid aereo notturno. Il servizio di Fausta Speranza:RealAudioMP3

Il presidente afghano Hamid Karzai ha ordinato l'apertura di un'inchiesta sul raid aereo della Nato condotto venerdì scorso nella provincia di Helmand, nel sud del Paese, contro i talebani. Nell'attacco sono morte otto persone, membri della famiglia di un imam, alimentando in questo modo sempre più tensione tra Kabul e forze straniere. L'Isaf ha annunciato che condurrà un'inchiesta su quanto accaduto. Il problema delle vittime civili preoccupa il governo del presidente Karzai. Secondo la Missione delle Nazioni Unite di assistenza all'Afghanistan (Unama), l'80% dei decessi è causato dagli insorti ed il restante 20% dalle forze governative e della Nato. In ogni caso, oggi dopo l’incidente di sabato che ha coinvolto un elicottero Chinook della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza uccidendo 31 militari americani, il presidente afghano Karzai ha parlato con Obama per presentare le condoglianze. Il presidente Usa, che ha ricambiato per i 7 militari afghani morti nello stesso incidente, ha riaffermato l'impegno comune contro il terrorismo. Ma a proposito di strategie potrebbe far molto discutere la dichiarazione di ieri del ministro degli Esteri afghano Rassoul sulla Conferenza di Bonn programmata a dicembre prossimo per discutere del futuro dell’Afghanistan. Rassoul ritiene che i talebani potrebbero partecipare se il processo di riconciliazione nazionale dovesse progredire in modo soddisfacente. Solo giovedì scorso l'ambasciatore degli Stati Uniti a Kabul, Ryan Crocker, aveva escluso decisamente l’ipotesi.

Il presidente dello Yemen ha lasciato ieri sera l’ospedale saudita dopo 2 mesi
Funzionari statunitensi avrebbero convinto il presidente yemenita Ali Abdullah Saleh, attualmente convalescente in Arabia Saudita, a non fare ritorno in Yemen. Lo scrive il quotidiano panarabo Asharq al-Awsat. Il resoconto arriva all'indomani dell'uscita dall'ospedale di Saleh, che ora si trova in una residenza del governo. I funzionari yemeniti hanno smentito la notizia, affermando che il presidente tornerà a Sanaa. Il presidente dello Yemen, Ali Abdallah Saleh, ha lasciato ieri sera l'ospedale militare saudita, dove era ricoverato da oltre due mesi dopo essere stato ferito durante un attacco contro il suo palazzo presidenziale a Sanaa il 3 giugno.

10 soldati pachistani feriti nel Waziristan, al confine con l'Afghanistan
Dieci soldati pachistani sono rimasti feriti quando il veicolo su cui viaggiavano ha urtato un rudimentale ordigno (Ied) nella regione tribale del Waziristan meridionale, al confine con l'Afghanistan. Secondo fonti militari locali, il veicolo transitava nell'area di Sararogha al momento dell'attentato, dopo il quale le forze di sicurezza hanno avviato una caccia all'uomo per cercare di catturare i responsabili. Il Waziristan meridionale è una roccaforte della coalizione Tehrik-e-Taleban Pakistan (Ttp), vicina ad Al Qaeda, ed il luogo dove è avvenuto l'attentato è sotto la responsabilità del vicecapo del Ttp, Mufti Waliur Rehman. Intanto un ufficiale dell'esercito pachistano ha sostenuto che nel corso della offensiva sferrata nella Kurram Agency, al confine con l'Afghanistan, almeno 200 militanti talebani sono stati uccisi.

La preoccupazione di Londra per la detenzione della Timoshenko
La Gran Bretagna ha espresso "preoccupazione" per la detenzione dell'ex premier ucraino e attuale leader dell'opposizione, Iulia Timoshenko, e ha invitato Kiev a "conformarsi a più alti standard democratici". Lo riferisce l'agenzia Interfax citando il segretario agli Affari Esteri, Alistair Burt. "La Gran Bretagna - ha detto Burt -, assieme all'Unione europea e ai suoi partner internazionali, continuerà a monitorare attentamente il processo a carico di Iulia Timoshenko e quelli contro alcuni suoi ex ministri e funzionari". Il segretario agli Affari Esteri di Londra ha quindi esortato "le autorità ucraine a conformarsi a più alti standard democratici, che includano il rispetto dei diritti umani, delle norme di legge e processi indipendenti, trasparenti ed equi. Questi - ha concluso Burt - sono i prerequisiti per una maggiore integrazione con l'Unione europea".

Joe Biden in Cina dal 17 al 22 Agosto
Joe Biden, vice presidente americano, sarà in visita ufficiale in Cina dal 17 al 22 agosto. Lo ha annunciato il portavoce del ministero degli Esteri cinese. Intanto, una commissione indipendente del governo federale americano ha criticato il comportamento cinese nella provincia nord occidentale autonoma dello Xinjiang a maggioranza musulmana, chiedendo la fine delle restrizioni per i cittadini di etnia uighura. Leonard Leo, presidente della Commissione degli Stati Uniti sulla Libertà Religiosa Internazionale (Uscirf), nella sua denuncia ha sottolineato come la situazione nello Xinjiang sia peggiorata dopo gli scontri delle scorse settimane tanto da portare al divieto per i locali, di religione musulmana, di partecipare ai riti del sacro mese di Ramadan. La stessa associazione in difesa degli Uighuri ha denunciato i modi usati dalla polizia cinese nella repressione, con arresti di massa e il numero di vittime non chiarite. Secondo le autorità cinesi, gli scontri della fine di luglio sono stati organizzati da terroristi islamici addestrati all'estero.

Cresce marea nera davanti al Porto di Mumbai
La marea nera fuoriuscita da un mercantile affondato davanti al porto di Mumbai si sta allargando verso la costa minacciando una famosa spiaggia della metropoli. Dalla nave MV Rak che si è inabissata tre giorni fa a 25 miglia marine dalla terraferma, esce circa una tonnellata di carburante all'ora, secondo la televisione Times Now. Il cargo, battente bandiera panamense trasportava 60 mila tonnellate di carbone e 340 tonnellate tra benzina e lubrificanti. L'emittente aveva mostrato ieri le immagini di catrame sulla spiaggia di Juhu, dove si affacciano le ville delle star di Bollywood, ma un comunicato del ministero dell'Ambiente aveva smentito dicendo che i residui non provenivano dalla MV Rak. Le autorità hanno anche minimizzato la minaccia di inquinamento della costa già degradata da diversi incidenti del genere in passato. Sul luogo sono al lavoro due unità navali di emergenza per contenere i danni della chiazza oleosa e cercare di aspirare il contenuto dello scafo sommerso. Intanto, nella zona colpita dal disastro è stata vietata la pesca fino al 15 agosto.

Napolitano ricorda Marcinelle: tragedia del lavoro da ricordare come simbolo
Il presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano, in occasione del 55.mo anniversario della tragedia di Marcinelle, in Belgio, in un messaggio ha espresso i sentimenti di vicinanza ai familiari delle vittime e a tutti i partecipanti alle cerimonie per una sciagura che è divenuta simbolo del sacrificio e della nobiltà del lavoro italiano in Europa e nel mondo. "La memoria dei duecentosessantadue lavoratori che persero la vita a Marcinelle, tra i quali centotrentasei connazionali - scrive Napolitano - ci deve in particolare esortare a mantenere alta la guardia sul tema della sicurezza del lavoro, la cui attualità permane immutata nonostante gli indubbi progressi". Alle 8 e 10 di questa mattina la campana 'Maria Mater Orphanorum' di Bois du Cazier a Marcinelle ha suonato 262 volte: una per ciascuno dei minatori.

50mila cileni in piazza contro la riforma dell’istruzione
Circa 50 mila cileni sono sfilati per le strade di Santiago per chiedere la fine della repressione contro il movimento studentesco e per esigere istruzione gratuita e di qualità. La manifestazione è stata convocata ieri dall'Assemblea Coordinatrice degli Studenti Secondari (Aces) e dal collegio dei professori. “Se il governo vuole lucrare, uniti lotteremo”, si leggeva su un grande striscione che apriva la marcia, svoltasi sotto la pioggia, vicino al palazzo presidenziale della Moneda. Gli studenti hanno respinto venerdì scorso l'ultima proposta di riforma dell'istruzione e a centinaia sono stati arrestati dalle forze dell'ordine durante i disordini avvenuti nelle maggiori città del Cile. I manifestanti hanno dato al governo sei giorni di tempo per presentare un nuovo documento. Intanto, stanno organizzando per martedì prossimo uno sciopero nazionale. Il presidente del partito socialista, Osvaldo Andrade, nell'appoggiare ufficialmente gli studenti, ha proposto che il futuro dell'istruzione sia sottoposto a un plebiscito nazionale. (Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LV no. 220







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