Stati Uniti, collaborazione ecumenica per la rinascita di New Orleans
“Qui finché il lavoro non sia finito!”: con questo imperativo i cristiani statunitensi
sono tornati a New Orleans, “per una settimana di preghiera, di testimonianza, di
lavoro in una prospettiva veramente ecumenica”, dal 31 luglio al 6 agosto per rinnovare
il loro impegno nella ricostruzione della città, che ancora porta evidenti le ferite
del disastroso uragano Katrina. Si tratta di una settimana dedicata alla ricostruzione
materiale che comprende una serie di interventi per il restauro di case, chiese, strutture
educative e sociali in modo da completare, in alcuni casi, ciò che è stato iniziato
in questi anni dalle numerose iniziative ecumeniche promosse proprio per la ricostruzione
di New Orleans. Lo scopo è di testimoniare una profonda comunione, nella sofferenza,
tra i cristiani statunitensi e le comunità locali. In questa settimana di intenso
lavoro – ricorda l’Osservatore Romano - sono in programma anche incontri tra i gruppi
che prendono parte a questa esperienza ecumenica, e le comunità locali, che si sono
fatti promotrici anche di momenti di condivisione e di preghiera, in uno spirito ecumenico
che ha contraddistinto, fin dai primi passi, l’opera di aiuto agli abitanti di New
Orleans da parte dei cristiani statunitensi. In questi anni il Consiglio delle Chiese
Cristiane degli Stati Uniti ha più volte richiamato l’attenzione sulla situazione
della città della Louisiana, cercando, in molti modi, di mettere in evidenza quanto
deve essere ancora fatto, soprattutto nelle parti più povere della città, per superare
quello stato di provvisorietà che ancora è presente dopo la prima fase di soccorsi
in seguito al passaggio dell’uragano Katrina. Quest’anno la settimana ecumenica di
lavoro per la ricostruzione di New Orleans viene organizzata dalla ‘American Baptist
Home Mission Societies’ (Abhms). A distanza di sei anni dal passaggio dell’uragano
Katrina, la città di New Orleans ha bisogno ancora di sostegno per uscire definitivamente
dalla situazione nella quale si trova: per questo i cristiani statunitensi si mobilitano
accompagnati dalle parole dell’apostolo Paolo nella prima lettera a Corinzi “Perciò,
fratelli miei carissimi, rimanete saldi e irremovibili, prodigandovi sempre nell’opera
del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore” nella consapevolezza
che la Parola di Dio possa aiutare a superare ogni difficoltà. (A.L.)