2011-08-06 15:36:53

Caritas Colombia: terra e dignità per le vittime del conflitto


Il quinto Congresso nazionale di riconciliazione, organizzato dal 10 al 12 agosto a Bogotá dal Segretariato di pastorale sociale della Caritas colombiana, ha assunto una particolare importanza dopo la promulgazione, il 10 giugno scorso, della legge sulle misure di tutela, assistenza e riparazione integrale delle vittime del conflitto armato interno. Un atto storico — svoltosi alla presenza del presidente e capo del Governo, Juan Manuel Santos, e del segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon — con il quale lo Stato colombiano si è impegnato, anche se con anni di ritardo, a pagare il suo debito morale e un risarcimento economico, ammettendo, di fatto, l’esistenza del grave conflitto interno alla nazione sudamericana. Con il prossimo Congresso nazionale di riconciliazione, intitolato “Su dignidad, su esperanza, su lugar-Reparación integral y restitución de tierras” e al quale interverranno delegati da quasi tutte le settantasei giurisdizioni ecclesiastiche del Paese, la Chiesa si pone l’obiettivo generale di creare uno spazio di analisi e di riflessione sul riconoscimento delle vittime come attori sociali e politici in grado, forti della propria dignità, di contribuire alla riconciliazione nazionale e alla ricerca di una pace duratura in Colombia. Tre gli argomenti centrali dell’incontro: la riparazione integrale, opportunità di riconciliazione attraverso il riconoscimento della dignità delle vittime; la “giustizia di transizione”, cammino da percorrere per garantire la partecipazione delle vittime alla costruzione della pace; la restituzione delle terre, condizione essenziale per la trasformazione sociale che conduca alla riconciliazione nazionale. Sarà lo stesso arcivescovo di Bogotá, Rubén Salazar Gómez, presidente della Conferenza episcopale colombiana, ad aprire mercoledì 10 il congresso, la cui presentazione generale è affidata a monsignor Héctor Fabio Henao Gavíria, direttore del Segretariato nazionale di pastorale sociale. Interverranno, tra gli altri, rappresentanti delle istituzioni e di organizzazioni internazionali, della società civile e di associazioni delle vittime, oltre naturalmente agli operatori ecclesiali impegnati nella pastorale di riferimento e nelle commissioni diocesane di vita, giustizia e pace. Il Paese sudamericano – ricorda l’Osservatore Romano - è alle prese da decenni con la piaga del narcotraffico, a cui è strettamente legata la guerriglia condotta dalle Forze armate rivoluzionarie della Colombia e dall’Esercito di liberazione nazionale, contro i quali, negli ultimi tempi, lo Stato ha ottenuto importanti successi. Il conflitto armato, cominciato circa mezzo secolo fa, ha provocato centinaia di migliaia tra morti, feriti e desaparecidos, oltre a sei milioni di sfollati. (A.L.)







All the contents on this site are copyrighted ©.