2011-08-06 16:06:07

Afghanistan. I Talebani rivendicano l'abbattimento di un elicottero: morti oltre 30 militari Usa


Violenza senza fine in Afghanistan. 38 militari sono morti nello schianto di un elicottero della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf). I talebani hanno rivendicato l'abbattimento del velivolo ma il comando statunitense ha confermato solo l’incidente e il numero delle vittime. Il servizio di Marco Guerra:RealAudioMP3

L’elicottero per il trasporto di truppe è precipitato nella tarda serata di ieri nella provincia centrale afghana di Maidan Wardak, causando la morte di 31 militari delle forze speciali americane e di sette soldati afghani. Si tratta del più alto numero di vittime della coalizione in un solo episodio dall'inizio della guerra. Ufficialmente non sono ancora stati forniti dettagli sulle cause dell’incidente, ma i talebani rivendicano l’abbattimento del mezzo. Una fonte militare occidentale, coperta da anonimato, ha detto al New York Times che il velivolo è stato effettivamente colpito da un razzo lanciato dagli insorti. Tesi avvalorata da un portavoce delle istituzioni provinciali, secondo il quale l'incidente è stato accompagnato da una sparatoria in cui sarebbero morti anche otto talebani. La gravità dell’accaduto è stata evidenziata dal presidente Hamid Karzai in persona, che in un comunicato ha presentato le sue condoglianze “al presidente Barack Obama e alle famiglie delle vittime”. Il bilancio dei soldati stranieri morti in Afghanistan sale così a 375 dall'inizio dell'anno, e a 41 dal primo agosto 2011. Ma nelle ultime 24 si segnalano anche nuove vittime, anche tra la popolazione civile. Si tratta di 8 persone, tutti membri della famiglia, uccisi in un raid aereo Nato nella provincia di Helmand in risposta ad un agguato degli insorti. La cronaca mostra dunque un livello di agibilità delle milizie talebane ancora in grado di creare seri problemi al contingente internazionale. E l’incidente di oggi è destinato ad alimentare le perplessità circa il processo di transizione e il piano di ritiro delle truppe straniere che dovrà completarsi entro il 2014.







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