Msf denuncia l’irruzione delle forze di sicurezza nel proprio ufficio in Bahrein
L’organizzazione umanitaria Medici Senza Frontiere (Msf) condanna il violento assalto
armato alle proprie strutture in Bahrein. “Il 28 luglio – si legge nel comunicato
di Msf – forze di sicurezza hanno compiuto una violenta irruzione nelle strutture
di Msf a Manama, danneggiando l’ufficio e confiscando le attrezzature, compresi i
materiali medici e le forniture”. In quell’occasione – si sottolinea nel documento
– è stato arrestato un operatore locale di Msf, Saeed Mahdi, che lavora per l’organizzazione
come interprete e autista. Da quando in Bahrein sono cominciate le manifestazioni
di protesta contro il governo, Msf ha visitato circa 200 tra feriti e persone malate
che non si recavano nelle strutture sanitarie temendo l’arresto con l’accusa di un
presunto coinvolgimento nelle proteste. “Medici Senza Frontiere – dichiara Jerome
Oberreit, direttore delle operazioni dell’organizzazione umanitaria a Bruxelles –
è stata trasparente con le autorità del Paese, compresi i Ministeri della Salute e
dell?interno, in merito al proprio lavoro e alle proprie intenzioni”. “La violazione
delle strutture di Msf e la detenzione di uno dei nostri operatori sono inaccettabili
e del tutto ingiustificate”. (A.L.)