Il grazie del Papa ai Cavalieri di Colombo per la testimonianza cristiana chiara e
coraggiosa
Profonda soddisfazione e gratitudine per le “molteplici opere di fraterna solidarietà”
esprime il Papa ai Cavalieri di Colombo, in un messaggio a firma del cardinale segretario
di Stato Tarcisio Bertone, in occasione dell’Assemblea dell’Ordine in corso da ieri
e fino a domani nella città statunitense di Denver, nel Colorado. Il servizio di Roberta
Gisotti.
“Perché il
mondo possa conoscere nuova speranza”, il tema della Suprema Convention dei Cavalieri
di Colombo, “opportunamente ispirato – evidenzia nel messaggio il cardinale Bertone
- dalla grande Preghiera per le famiglie con cui il Beato Giovanni Paolo II concludeva
la sua Esortazione apostolica Ecclesia in America”. “Oggi - sottolinea il porporato
- di fronte ai segni sempre più evidenti di una crescente dimenticanza di Dio, un
rigetto della maggior parte dei fondamentali principi di moralità e una rottura nelle
reali basi della vita sociale, nessun seguace di Cristo può mancare di raccogliere
questo urgente appello a lavorare per la ricostruzione delle nostre comunità, in accordo
con i valori permanenti radicati nella legge naturale, confermati dal Vangelo e custoditi
nella visione cristiana della vita”. Per questa ragione Benedetto XVI “esprime la
sua profonda gratitudine ai Cavalieri di Colombo per il loro continuo contributo al
responsabile dibattito pubblico sui grandi temi etici che modelleranno il futuro delle
nostre società democratiche”. “Il Papa vede – riferisce il segretario di Stato – in
questo prezioso servizio al bene comune un notevole esempio di apostolato laico”.
Una tale testimonianza chiara e coraggiosa è quanto mai necessaria alla luce del proliferare
di iniziative legislative che non solo minano le istituzioni base della società, quali
il matrimonio e la famiglia, ma anche minacciano i diritti umani fondamentali dell’obiezione
di coscienza e della libertà religiosa”. Da qui l’incoraggiamento del Santo Padre
all’Ordine dei Cavalieri di Colombo a rinnovare e rafforzare i propri lodevoli programmi
di catechesi e formazione permanente nella fede e nei principi della moralità cristiana,
cosicché ogni Cavaliere possa essere preparato ad offrire un ragionevole motivo delle
sue più profonde convinzioni”. Un grazie particolare Benedetto XVI rivolge ai Cavalieri
per le “molteplici opere di fraterna solidarietà” e di aiuto caritatevole ai poveri
nel mondo, così anche in occasione di disastri, come per le recenti calamità ad Haiti
e in Giappone. Ricordiamo la nascita dell’Ordine, negli Stati Uniti nel 1882 per iniziativa
di un sacerdote cattolico, Michael McGivney, parroco a New Haven nel Connecticut,
che volle fondare una società cattolica di mutuo soccorso verso i più bisognosi, fino
a diventare la più numerosa nel mondo con un milione 600 mila associati.