"La primavera
araba è finita: siamo in una calda estate". Per il missionario gesuita padre Paolo
Dall'Oglio, fondatore del Monastero di Deir Mar Musa, nel deserto siriano, "la Siria
è un Paese che non va diviso perché diviso muore". "Proprio all'inizio del Ramadan,
c’è un’immensa sofferenza da parte di tutti perché l’uso della violenza è una tragedia
per chi la subisce e per chi se ne assume la responsabilità morale." Per il prof.
Guolo, islamista, in Egitto ed in altri Paesi interessati dalla primavera araba, le
forze islamiche sono candidate a beneficiare dei processi rivoluzionari che non hanno
causato nè guidato a danno delle forze laiche e liberali che, in assenza di aiuti
concreti da parte della comunità internazionale, restano deboli e destinate a soccombere
politicamente". ( a cura di Luca Collodi )