Turchia: si dimettono i vertici delle forze armate in polemica con il governo
Terremoto nelle forze armate della Turchia dopo le dimissioni dei vertici militari
per protestare contro la mancata promozione di 17 ufficiali dell'esercito detenuti
per un presunto complotto golpista del 2003. Vuoto colmato nel giro di poche ore dal
presidente turco Gül con la nomina ad interim a capo delle forze armate del comandante
della Gendarmeria. Il servizio di Marco Guerra:
Con un’iniziativa
senza precedenti nella storia del Paese, ieri il capo di Stato maggiore interforze
della Turchia, il generale Isik Kosaner, ha annunciato le sue dimissioni, dicendosi
“impotente ad assolvere le sue responsabilità nel difendere i diritti del suo personale”.
Nelle stesse ore come lui hanno fatto il capo dell'esercito, quello della marina e
il comandante dell'aeronautica militare. Tensione alle stelle dunque nei rapporti
tra i vertici militari - tutori della laicità dello Stato turco voluta dal 'padre
della patria' Ataturk – e il governo islamico moderato del primo ministro Tayyip Erdogan.
Ultimo motivo di forte attrito la negata promozione a 17 ufficiali dell'esercito detenuti
per un presunto complotto golpista del 2003, poco dopo l’ascesa al potere di Erdogan.
Le dimissioni arrivano, infatti, alla vigilia del vertice del Consiglio militare supremo
in programma per la prossima settimana, nel quale erano previste queste nuove nomine,
sulle quali però il governo aveva già fatto sapere che avrebbe espresso la sua contrarietà.
Intanto, il presidente turco Abdullah Gül ha subito colmato il vuoto
con una duplice promozione a capo di Stato maggiore delle forze armate ad interim
e a capo dell’esercito del generale Ozel, finora comandante della gendarmeria, l'unica
arma a rimanere estranea all'ondata di dimissioni. Dal canto suo, l’esecutivo di Erdogan
prova a gettare acqua sul fuoco con la diffusione di una nota ufficiale in cui si
annuncia che i quattro dimissionari sarebbero invece stati semplicemente posti a riposo,
senza peraltro illustrarne i motivi. Ulteriori sviluppi della situazione potrebbero
esserci nel vertice del Consiglio Militare comunque in programma per lunedì.