Il Papa invita a pregare per la Gmg di Madrid: incoraggi i giovani a fondare la
loro vita in Cristo
“Perché la Giornata Mondiale della Gioventù che si svolge a Madrid incoraggi tutti
i giovani del mondo a radicare e fondare la loro vita in Cristo”: è l’intenzione generale
di preghiera di Benedetto XVI per il mese di agosto. Il Papa dunque richiama tutti
i fedeli a pregare per i giovani che parteciperanno alla Gmg. Su questa intenzione
di preghiera, Alessandro Gisotti ha intervistato don Nicolò Anselmi,
responsabile del Servizio nazionale per la pastorale giovanile della Conferenza episcopale
italiana:
R. - Secondo
la volontà del Beato Giovanni Paolo II e ripresa poi da Benedetto XVI, la Gmg è prima
di tutto un pellegrinaggio missionario: è il Papa che chiama i giovani, missionari
insieme a lui, ad accompagnarlo nel suo viaggio apostolico in Spagna. Nel messaggio,
il Papa li invita appunto a fare di Cristo il fondamento, la radice della loro vita.
Mi sembra - parlando anche con i giovani che l’hanno letto, meditato e pregato con
educatori, animatori e responsabili della pastorale giovanile - che un passaggio molto
bello riguarda il fatto che quest’operazione di radicamento in Cristo è, prima di
tutto, un desiderio di Dio. Non è semplicemente un agire dei giovani ma è il Signore
che li vuole radicare a sé.
D. - Nel messaggio per la Gmg il Papa afferma,
rivolgendosi ai giovani: “La Chiesa conta su di voi”. Questi ragazzi sentono anche
questa responsabilità?
R. - Penso di sì. Effettivamente “La Chiesa conta
su di voi” è un invito fatto ai giovani, affinché non siano soltanto dei destinatari
dell’opera pastorale della Chiesa ma anche dei protagonisti. In realtà, è già così,
perché nelle nostre associazioni, negli oratori, nei gruppi giovanili, nella catechesi,
nell’animazione liturgica i giovani si impegnano molto, sono una bella "fetta" della
vita della Chiesa! Direi anche che è una Chiesa che vive non soltanto tra le mura
delle parrocchie, delle diocesi e delle associazioni ma anche nel mondo. Tra i giovani
c’è una rinnovata scoperta dell’impegno socio-politico. Anche i nostri vescovi, il
cardinale Bagnasco - il presidente della Conferenza Episcopale Italiana - come anche
il Santo Padre stesso, hanno più volte invocato una nuova generazione di politici
cattolici, di giovani impegnati nel sociale. Credo che, anche dal punto di vista dei
sacerdoti e di tutta la comunità cristiana, si può fare qualcosa di più per lasciare,
nelle nostre comunità cristiane, uno spazio adeguato ai giovani, magari ascoltando
maggiormente le loro esigenze, i loro linguaggi, il loro modo di tradurre il Vangelo
nella vita. Invito allora i giovani a rendersi disponibili a dare una ventata di novità
alla Chiesa e alla società.
D. - Colonia, Sidney ed ora Madrid. Anche
per Benedetto XVI, come per il suo predecessore - che le Gmg le ha inventate -, la
Giornata Mondiale della Gioventù diventa un momento forte, una dimensione caratterizzante
del Pontificato…
R. - Anche io ero presente a Colonia ed ho partecipato
all’emozione del Santo Padre, appena eletto, che vedeva dinanzi a sé questa folla
di un milione di giovani. Dopo quell’emozione mi sembra che il Papa abbia instaurato
un ottimo rapporto con i giovani. In tutti i suoi viaggi apostolici prevede sempre
un incontro con i giovani e sa sempre rivolgere loro delle parole semplici e profonde,
com’è poi il suo stile, parole d’incoraggiamento ad accogliere Gesù e ad essere protagonisti
della loro vita. I giovani amano ascoltare Benedetto XVI così come facevano con Giovanni
Paolo II. (vv)