Germania: mons. Ackermann contro i respingimenti in Europa dei profughi nordafricani
Un nuovo orientamento nella politica delle frontiere europee: lo ha chiesto all’Unione
europea il vescovo di Treviri, mons. Stephan Ackermann. In un’intervista al giornale
diocesano “Paulinus”, rilanciata dall’agenzia di stampa cattolica austriaca Kathpress,
mons. Ackermann ha definito "molto preoccupante dal punto di vista dei diritti umani"
il fatto che nel Mediterraneo i barconi dei profughi vengano respinti verso le coste
del Nordafrica. Mons. Ackermann, presidente della Commissione tedesca di “Justitia
et Pax”, ha ribadito che “proprio in considerazione dei cambiamenti in Nordafrica,
l’Ue necessita di un nuovo orientamento che tenga conto davvero degli standard dei
diritti umani e che realizzi una ripartizione equa tra gli Stati membri dei carichi”
che derivano dall’accoglienza dei profughi. Mons. Ackermann - riferisce l'agenzia
Sir - è appena tornato da una visita in Uganda e ha raccontato la sua impressione
per la povertà vista in quel Paese. Al riguardo, ha rammentato l'obiettivo del dimezzamento
della povertà entro il 2015, assunto dalla comunità di Stati internazionale: “Dalle
ultime crisi finanziarie a livello globale e nell'Eurozona, vediamo la rapidità con
cui si mettono a disposizione somme gigantesche quando c’è la volontà politica”, che
è “tutto”, ha osservato mons. Ackermann. (R.P.)