Bolivia: l'intervento dei vescovi sulla riforma educativa che deve aiutare le famiglie
povere
La Chiesa cattolica intende contribuire alla riforma dell’istruzione pubblica, istituita
con la legge chiamata Avelino Sinani. In una nota inviata all’agenzia Fides, l'arcivescovo
mons. Tito Solari, Arcivescovo di Cochabamba e capo della commissione per l'educazione
della Conferenza episcopale boliviana (Ceb) conferma che la Chiesa è in attesa della
firma di un accordo con lo Stato da tempo previsto nell’ambito della legge sulla pubblica
istruzione. "Come Chiesa vogliamo servire la comunità, sappiamo che questo servizio
è più efficace soprattutto per le famiglie più povere, quando una persona ha una vera
e propria formazione riesce ad uscire dalla povertà perché ha gli strumenti per avere
successo nella vita", afferma il vescovo. La nuova legge è ancora in attesa di regolamento,
questo processo richiede tempo, soprattutto nel capire che tipo di riforma dell'istruzione
è quello che si vuole realizzare nel Paese. Il vescovo loda anche l'iniziativa del
governo di sostenere l'istruzione tecnica e tecnologica, che non c'era nel passato,
e ricorda anche che la Chiesa ha gli strumenti e l'esperienza in questo campo soprattutto
nelle scuole popolari, come la Don Bosco, Fe y Alegría. Riguardo la riforma delle
“scuole di formazione degli insegnanti” (cosiddette "normales"), mons. Solari afferma:
“sappiamo di essere nel secondo anno di questo cambiamento e mancano i programmi,
c'è una mancanza di progetti educativi. Solo attraverso il cambiamento e un'adeguata
formazione degli insegnanti, si potrà avere nel futuro una nuova educazione”, ha concluso.
(R.P.)