UNICEF: AL VIA LE CAMPAGNE DI VACCINAZIONE PER I BAMBINI NEL CORNO D’AFRICA
“Misura critica per proteggere i bambini malnutriti da malattie mortali”
NAIROBI,
26 luglio 2011 Questa settimana, l'UNICEF, il Ministero della Sanità del Kenya
e l'OMS hanno lanciato una campagna di vaccinazione per i bambini che vivono nelle
comunità di accoglienza nei pressi del campo profughi di Dadaab nel nord del Kenya.
La campagna si rivolge a 215.000 bambini sotto i cinque anni, distribuendo vaccini
contro il morbillo e la poliomielite, insieme alla somministrazione di vitamina A
e di compresse contro i parassiti intestinali. La campagna rientra in un’azione regionale
per garantire che tutti i bambini nelle zone colpite dalla siccità siano vaccinati
contro il morbillo - una malattia che può essere mortale per i bambini malnutriti
– e la polio. Già la scorsa settimana, una campagna di vaccinazione è iniziata
nel Sud della Somalia, dove la copertura vaccinale è di appena il 26%, uno dei tassi
più bassi al mondo. A partire dallo scorso giovedì e continuando fino a domani saranno
raggiunti 40.000 i bambini sotto i cinque anni e 46.000 donne, in otto distretti di
Mogadiscio inclusi i campi sovraffollati di profughi interni. Nella regione di
Gedo, stanno per essere avviate le vaccinazioni contro il morbillo e il tetano,
associate alla distribuzione di vitamina A e di farmaci contro i parassiti intestinali
destinati a 6 distretti in cui vivono 55.000 bambini sotto i cinque anni e 72.580
donne in età fertile. L’accesso a queste aree è garantito e l'UNICEF, in collaborazione
con l'OMS, spera di espandere la campagna nelle regioni del Galgaduud, del grande
Benadir, Baia, Bakool, Hiran, bassa Shabelle e la Jubas nel prossimo mese. Il piano
è quello di diffondere la copertura dal morbillo a tutti i bambini da 0 a 15 anni,
raggiungendo così un totale di 2,5 milioni di bambini. Nella Somalia centrale
e meridionale, i casi di morbillo sono stati confermati a Mogadiscio, così come casi
di diarrea acuta a Mogadiscio, Afgoye, Baidoa, e nelle regioni della bassa Shabelle.
Con così tante donne e bambini in movimento, che con l'attraversamento delle frontiere
diventano sfollati, la sfida è raggiungere tutti i bambini, compresi i più grandicelli,
per prevenire nuovi focolai di malattia. In molte aree delle zone più colpite, i partner
locali sono già impegnati al massimo per far fronte al gran numero di persone che
hanno bisogno di aiuto e servizi di base. «Questa è una crisi della sopravvivenza
dei bambini», ha detto Elhadj As Sy, Direttore regionale dell'UNICEF per Africa orientale
e meridionale. «I bambini non muoiono solo perché non hanno cibo a sufficienza. In
vari stadi di malnutrizione, sono più inclini alle malattie. La sfida aumenta con
il peggiorare dello stadio di malnutrizione e il pericolo per i bambini sale sempre
di più». La campagna vaccinale nel Nord del Kenya, che inizia oggi, continuerà
fino a venerdì e raggiungerà i bambini in Garissa, Fafi, Lagdera e Wajir meridionale.
La popolazione target è di 202. 665 bambini sotto i cinque anni, che riceveranno il
vaccino contro il morbillo e vaccini antipolio per via orale, il trattamento contro
i parassiti intestinali e la vitamina A. Il piano è quello di raggiungere anche i
rifugiati nei campi di Dadaab ai primi di agosto. L'UNICEF ha fornito i vaccini
contro il morbillo e l’antipolio insieme alle vitamine e agli antielmintici; sostiene
anche la mobilitazione sociale delle comunità per assicurarsi che le persone siano
informate dell’importanza di sottoporsi alla vaccinazione. Il morbillo, una malattia
altamente contagiosa, rappresenta una seria minaccia in quanto può diffondersi rapidamente
in condizioni di sovraffollamento ed igiene precaria, ed è letale per i soggetti
indeboliti dalla malnutrizione. Il morbillo riduce la resistenza di un bambino alla
malattia e lo espone maggiormente al rischio di decesso quando è malnutrito e soffre
di altre malattie. La vitamina A viene somministrata durante le emergenze per aumentare
le difese immunitarie e la probabilità di sopravvivere in condizioni di vita disagiate.
Un bambino carente di vitamina A è esposto ad un rischio maggiore del 25% di morire
per morbillo, malaria o diarrea. L'UNICEF stima che avrà bisogno di 300 milioni
dollari nei prossimi sei mesi per sostenere le massicce operazioni umanitarie destinate
ai bambini nelle zone colpite dalla siccità nel Corno d'Africa. L'attenzione si concentra
sulla fornitura di interventi integrati che affrontino diversi aspetti della sopravvivenza
e dello sviluppo di un bambino compresa la fornitura di servizi sanitari e la vaccinazione.