2011-07-28 15:12:23

UNICEF: AL VIA LE CAMPAGNE DI VACCINAZIONE PER I BAMBINI NEL CORNO D’AFRICA


Misura critica per proteggere i bambini malnutriti da malattie mortali

NAIROBI, 26 luglio 2011
Questa settimana, l'UNICEF, il Ministero della Sanità del Kenya e l'OMS hanno lanciato una campagna di vaccinazione per i bambini che vivono nelle comunità di accoglienza nei pressi del campo profughi di Dadaab nel nord del Kenya. La campagna si rivolge a 215.000 bambini sotto i cinque anni, distribuendo vaccini contro il morbillo e la poliomielite, insieme alla somministrazione di vitamina A e di compresse contro i parassiti intestinali. La campagna rientra in un’azione regionale per garantire che tutti i bambini nelle zone colpite dalla siccità siano vaccinati contro il morbillo - una malattia che può essere mortale per i bambini malnutriti – e la polio.
Già la scorsa settimana, una campagna di vaccinazione è iniziata nel Sud della Somalia, dove la copertura vaccinale è di appena il 26%, uno dei tassi più bassi al mondo. A partire dallo scorso giovedì e continuando fino a domani saranno raggiunti 40.000 i bambini sotto i cinque anni e 46.000 donne, in otto distretti di Mogadiscio inclusi i campi sovraffollati di profughi interni.
Nella regione di Gedo, stanno per essere avviate le vaccinazioni contro il morbillo e il tetano, associate alla distribuzione di vitamina A e di farmaci contro i parassiti intestinali destinati a 6 distretti in cui vivono 55.000 bambini sotto i cinque anni e 72.580 donne in età fertile. L’accesso a queste aree è garantito e l'UNICEF, in collaborazione con l'OMS, spera di espandere la campagna nelle regioni del Galgaduud, del grande Benadir, Baia, Bakool, Hiran, bassa Shabelle e la Jubas nel prossimo mese. Il piano è quello di diffondere la copertura dal morbillo a tutti i bambini da 0 a 15 anni, raggiungendo così un totale di 2,5 milioni di bambini.
Nella Somalia centrale e meridionale, i casi di morbillo sono stati confermati a Mogadiscio, così come casi di diarrea acuta a Mogadiscio, Afgoye, Baidoa, e nelle regioni della bassa Shabelle. Con così tante donne e bambini in movimento, che con l'attraversamento delle frontiere diventano sfollati, la sfida è raggiungere tutti i bambini, compresi i più grandicelli, per prevenire nuovi focolai di malattia. In molte aree delle zone più colpite, i partner locali sono già impegnati al massimo per far fronte al gran numero di persone che hanno bisogno di aiuto e servizi di base.
«Questa è una crisi della sopravvivenza dei bambini», ha detto Elhadj As Sy, Direttore regionale dell'UNICEF per Africa orientale e meridionale. «I bambini non muoiono solo perché non hanno cibo a sufficienza. In vari stadi di malnutrizione, sono più inclini alle malattie. La sfida aumenta con il peggiorare dello stadio di malnutrizione e il pericolo per i bambini sale sempre di più».
La campagna vaccinale nel Nord del Kenya, che inizia oggi, continuerà fino a venerdì e raggiungerà i bambini in Garissa, Fafi, Lagdera e Wajir meridionale. La popolazione target è di 202. 665 bambini sotto i cinque anni, che riceveranno il vaccino contro il morbillo e vaccini antipolio per via orale, il trattamento contro i parassiti intestinali e la vitamina A. Il piano è quello di raggiungere anche i rifugiati nei campi di Dadaab ai primi di agosto.
L'UNICEF ha fornito i vaccini contro il morbillo e l’antipolio insieme alle vitamine e agli antielmintici; sostiene anche la mobilitazione sociale delle comunità per assicurarsi che le persone siano informate dell’importanza di sottoporsi alla vaccinazione.
Il morbillo, una malattia altamente contagiosa, rappresenta una seria minaccia in quanto può diffondersi rapidamente in condizioni di sovraffollamento ed igiene precaria, ed è letale per i soggetti indeboliti dalla malnutrizione. Il morbillo riduce la resistenza di un bambino alla malattia e lo espone maggiormente al rischio di decesso quando è malnutrito e soffre di altre malattie. La vitamina A viene somministrata durante le emergenze per aumentare le difese immunitarie e la probabilità di sopravvivere in condizioni di vita disagiate. Un bambino carente di vitamina A è esposto ad un rischio maggiore del 25% di morire per morbillo, malaria o diarrea.
L'UNICEF stima che avrà bisogno di 300 milioni dollari nei prossimi sei mesi per sostenere le massicce operazioni umanitarie destinate ai bambini nelle zone colpite dalla siccità nel Corno d'Africa. L'attenzione si concentra sulla fornitura di interventi integrati che affrontino diversi aspetti della sopravvivenza e dello sviluppo di un bambino compresa la fornitura di servizi sanitari e la vaccinazione.







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