A scuola bocciare
può essere dannoso. Ne è convita l’Organizzazione per la cooperazione e
lo sviluppo economico, l'Ocse, secondo la quale la bocciatura rafforza
le diseguaglianze, emargina ancora di più gli alunni in difficoltà, fa peggiorare
i risultati complessivi delle classi e immette in ritardo i ragazzi nel mondo del
lavoro. Non solo. Secondo il rapporto Ocse, bocciare avrebbe anche un costo
non indifferente per le casse degli Stati: più o meno 10-15 mila euro per ogni bocciato.
Dunque, raccomanda l’organizzazione, bisogna avere maggiore elasticità sulla valutazione
di fine anno. E mentre Francia e Austria stanno pensando di recepire
questi consigli, in Italia insorgono quanti temono che un atteggiamento troppo
‘buonista’ posta definitivamente mandare in soffittà quel concetto di meritocrazia
che tanto difficilmente si sta tentando di inoculare nel nostro Paese
(a curadiFederico Piana)