Emergenza Corno d'Africa. A rischio anche il Sud Sudan
Comunicato della Caritas Italiana: CARESTIA CORNO D’AFRICA, ANCHE IL SUD SUDAN A RISCHIO
(martedì 26 luglio 2011) Continua la carestia nel Corno d’Africa, la peggiore degli
ultimi 60 anni, che colpisce oltre 11 milioni di persone – soprattutto bambini – in
Etiopia, Eritrea, Somalia, Kenya. A rischio anche l’Uganda, soprattutto il Nord, la
Tanzania e il Sud Sudan. Il Sud Sudan è lo stato più giovane del mondo,
indipendente dal Nord Sudan dal 9 luglio 2011. Si tratta di un Paese già poverissimo,
con il 90% della popolazione sotto la soglia della povertà, 4 milioni di persone (50%
della popolazione) dipendenti da aiuti alimentari esterni, meno del 5% della popolazione
con accesso a servizi igienici e acqua potabile, il 38% di mortalità infantile sotto
i 5 anni. Alcune zone del Paese: Lakes, Northern Bahr El Ghazal, Eastern Equatoria,
Warrap e alcune parti nel Cental Equatoria hanno avuto piogge irregolari con ripercussioni
sui raccolti. Inoltre il Sud Sudan, importatore da sempre di derrate alimentari dai
Paesi limitrofi del Corno d’Africa, rischia fortemente la riduzione degli approvvigionamenti
e l’innalzamento dei prezzi delle poche derrate disponibili a causa dalla carestia
in corso nel Corno d’Africa. La Caritas del Sudan ha lanciato un appello
affinché si intervenga subito, prima della prossima stagione delle piogge, per prevenire
il precipitare della situazione che significherebbe il collasso del nascente Paese.
In Somalia la situazione rimane disperata soprattutto nel Sud del Paese,
controllato dalle milizie Shabab che hanno revocato l’iniziale disponibilità all’accesso
delle organizzazioni umanitarie. Caritas, pur tra moltissime difficoltà, è attiva
nel Paese e sta intervenendo nelle zone di Lower Juba e Mogadiscio per la distribuzione
di cibo e acqua e, attraverso partner locali, sta pianificando un intervento di distribuzione
di 1200 tende per gli sfollati, nel sud del Paese. Attualmente gli interventi in atto
della rete Caritas in Somalia ammontano a circa 715.000 euro. In Etiopia,
Caritas Etiopia è attiva nelle zona meridionale di Meki, Soddo, Hosanna e Hararghe,
soprattutto nella fornitura di acqua, cibo e nell’ambito sanitario. Gli interventi
della rete Caritas in Etiopia attualmente ammontano a circa 7.100.000 euro. Continua
l’impegno in Kenya, con un budget totale di 3.200.000 euro. Caritas Kenya è
attiva soprattutto nel Nord del Paese con la distribuzione di cibo e acqua. Complessivamente
ammonta a circa 11 milioni l’impegno della rete Caritas nel Corno d’Africa
nell’ambito della sicurezza alimentare, con la distribuzione di cibo e sementi, l’igiene
e l’approvvigionamento di acqua potabile. Si prevede che la crisi proseguirà per molti
mesi e per questo in concomitanza con l’azione di aiuto, tutta la rete Caritas è impegnata
nello sviluppo di un piano di azione di medio periodo che oltre all’aiuto d’urgenza
preveda anche un sostegno alla ripresa delle attività agricole. Caritas Italiana,
già impegnata nel Corno d’Africa, ha messo a disposizione un primo contributo di 300.000
euro ed è in costante contatto con le Caritas in loco nel seguire la situazione e
nello sviluppo dei programmi di aiuto.