2011-07-28 14:21:05

Costa d'Avorio: per Amnesty il clima di paura impedisce il rientro dei profughi


Amnesty International ha accolto con favore il rinnovo fino al 31 luglio 2012 del mandato alla missione Onu in Costa d’Avorio (Unoci) per la protezione dei civili approvato ieri dal Consiglio di sicurezza, ma avverte che nel Paese subsahariano “c’è un clima di paura che impedisce il rientro di oltre mezzo milione di profughi”. Nel rapporto diffuso oggi, “We want to go home, but we can’t”, l’organizzazione umanitaria denuncia che forze di sicurezza governative e milizie formate dai Dozos (cacciatori) “continuano ad uccidere la gente in base alla loro etnia, anche dopo l’arrivo al potere” del nuovo presidente Alassane Ouattara, “impedendo così alla popolazione di lasciare la relativa sicurezza dei campi temporanei”. Amnesty - riporta l'agenzia Sir - chiede a Ouattara “la smobilitazione e il disarmo effettivi delle milizie e delle altre forze irregolari”, e “un piano globale di azione per garantire la sicurezza e consentire il ritorno degli sfollati e dei rifugiati”. Solo lo scorso aprile si è conclusa nel Paese la violenta lotta per il potere tra l’attuale capo dello Stato Ouattara e l’ex presidente Laurent Gbagbo, con l’arresto di quest’ultimo. Secondo Gaëtan Mootoo, ricercatore di Amnesty International per l’Africa, “bisogna agire tempestivamente” altrimenti si rischia di “minare gli sforzi per promuovere la riconciliazione in un Paese lacerato da un decennio di violenti conflitti etnici”. (R.P.)







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