2011-07-27 16:03:09

Riparte il dialogo tra India e Pakistan


India e Pakistan hanno ancora molta strada da percorrere per raggiungere una comunanza di
vedute su temi caldi bilaterali come il terrorismo e il controllo del Khasmir, ma sono intenzionati a percorrerla pazientemente. Lo hanno assicurato oggi a New Delhi i ministri degli Esteri dei due paesi, SM Krishna e Hina Rabbani Khar. Al termine di colloqui svoltisi stamani, i due ministri si sono presentati ai giornalisti assicurando che le relazioni bilaterali sono avviate “sul cammino giusto''. In particolare Krishna ha detto, citando un comunicato congiunto, che i colloqui si sono tenuti ''in una atmosfera sincera, cordiale e costruttiva''. Inoltre, ha aggiunto, ''siamo d'accordo che il terrorismo pone una minaccia permanente alla pace e alla sicurezza'' e che sia necessario ''un impegno fermo e autentico per combattere ed eliminare questo flagello in tutte le sue forme e manifestazioni''. Per quanto riguarda la spinosa questione del Jammu e Kashmir, i ministri hanno convenuto sulla ''necessità di discussioni continue con modalità mirate a risultati e rivolte al futuro, con la prospettiva di trovare una soluzione pacifica attraverso la riduzione delle divergenze e la costruzione di convergenze''. Da parte sua il ministro Khar ha sottolineato la necessità di ''fare sforzi per ridurre queste divergenze'', convinto che con tutta evidenza si sta aprendo ''una nuova era nella cooperazione bilaterale''. ''Una nuova generazione di indiani e pachistani - ha aggiunto parlando a braccio - vedrà relazioni che saranno, io lo spero, molto diverse da quelle conosciute nei due decenni precedenti''. Il dialogo fra i due paesi, evidenzia il comunicato congiunto, continuerà a vari livelli nei prossimi mesi ed i ministri Krishna e Khar torneranno ad incontrarsi ad Islamabad nella prima metà del 2012. Dopo la serie di attentati che hanno sconvolto Mumbai nel novembre 2008, le relazioni fra New Delhi ed Islamabad si sono fortemente deteriorate, anche perchè il commando che ha causato in quella occasione quasi 170 morti era composto da militanti pachistani.








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