India e Pakistan hanno ancora molta strada da percorrere per raggiungere una comunanza
di vedute su temi caldi bilaterali come il terrorismo e il controllo del Khasmir,
ma sono intenzionati a percorrerla pazientemente. Lo hanno assicurato oggi a New Delhi
i ministri degli Esteri dei due paesi, SM Krishna e Hina Rabbani Khar. Al termine
di colloqui svoltisi stamani, i due ministri si sono presentati ai giornalisti assicurando
che le relazioni bilaterali sono avviate “sul cammino giusto''. In particolare Krishna
ha detto, citando un comunicato congiunto, che i colloqui si sono tenuti ''in una
atmosfera sincera, cordiale e costruttiva''. Inoltre, ha aggiunto, ''siamo d'accordo
che il terrorismo pone una minaccia permanente alla pace e alla sicurezza'' e che
sia necessario ''un impegno fermo e autentico per combattere ed eliminare questo flagello
in tutte le sue forme e manifestazioni''. Per quanto riguarda la spinosa questione
del Jammu e Kashmir, i ministri hanno convenuto sulla ''necessità di discussioni continue
con modalità mirate a risultati e rivolte al futuro, con la prospettiva di trovare
una soluzione pacifica attraverso la riduzione delle divergenze e la costruzione di
convergenze''. Da parte sua il ministro Khar ha sottolineato la necessità di ''fare
sforzi per ridurre queste divergenze'', convinto che con tutta evidenza si sta aprendo
''una nuova era nella cooperazione bilaterale''. ''Una nuova generazione di indiani
e pachistani - ha aggiunto parlando a braccio - vedrà relazioni che saranno, io lo
spero, molto diverse da quelle conosciute nei due decenni precedenti''. Il dialogo
fra i due paesi, evidenzia il comunicato congiunto, continuerà a vari livelli nei
prossimi mesi ed i ministri Krishna e Khar torneranno ad incontrarsi ad Islamabad
nella prima metà del 2012. Dopo la serie di attentati che hanno sconvolto Mumbai nel
novembre 2008, le relazioni fra New Delhi ed Islamabad si sono fortemente deteriorate,
anche perchè il commando che ha causato in quella occasione quasi 170 morti era composto
da militanti pachistani.