2011-07-26 15:38:49

Nessun accordo sul debito Usa: appello di Obama alla nazione


È ancora stallo nelle trattative sulla ristrutturazione del debito statunitense. Il presidente Obama ha lanciato un appello alla nazione chiedendo di fare pressione sul Congresso perché si arrivi ad un accordo con i repubblicani. Dura la replica dello speaker della Camera, John Boehner, che respinge ogni ipotesi di compromesso. Il servizio di Stefano Leszczynski:RealAudioMP3

Il tetto del debito va aumentato. Non agire causerebbe gravi danni all'economia. Il presidente Barack Obama si è rivolto direttamente alla nazione per chiedere agli americani di fare pressione sul Congresso affinché sia raggiunto un compromesso sul piano di riduzione del deficit e del debito. A rischio ci sono posti di lavoro – ha ammonito Obama - e senza una soluzione si ''rischia una profonda crisi economica ''. L’inquilino della casa Bianca è fiducioso, un compromesso si raggiungerà. Lo speaker della Camera, il repubblicano John Boehner, risponde, tuttavia, con un 'no' secco alle richieste del presidente e insiste su una manovra fatta di tagli alla spesa sociale. Il presidente Obama nel suo discorso non si è limitato a ricordare le cifre dell’immenso debito pubblico americano, che ammonta a 14.300 miliardi di dollari, ma ha puntato il dito anche contro chi lo ha provocato: la precedente amministrazione repubblicana che con due guerre a proprio carico ha lasciato già nel 2000 un deficit di mille miliardi. Ora, se non verrà alzato il tetto del debito, il 2 agosto l'America non sarà più in grado di onorare i suoi obblighi: con i pensionati, i dipendenti pubblici, i creditori nazionali e stranieri.

Marocco
Un aereo da trasporto militare C-130 marocchino, con a bordo 70 persone, è precipitato in Marocco. Un primo bilancio parla di almeno 20 morti accertati. Secondo un responsabile del ministero dell'Interno l’aereo si è schiantato contro una montagna a Guelmin a causa delle avverse condizioni meteo.

Yemen, ancora combattimenti tra esercito e milizie di al-Qaeda
Nello Yemen nancora combattimenti tra le forze governative e guerriglieri di al-Qaeda. Ieri 17 terroristi sono stati uccisi in scontri a fuoco avvenuti nella provincia di Abyen, nello Yemen meridionale. Da due mesi proseguono gli scontri nella zona tra l'esercito e al-Qaeda, che ha proclamato la nascita di un 'emirato islamico' a Zinjibar. Sempre nella provincia di Abyen, alcune tribù hanno annunciato la liberazione della città di Loder dai militanti di al-Qaeda che l’avevano occupata nel mese di maggio. In questi mesi migliaia gli abitanti di Loder sono stati costretti ad abbandonare la città per la presenza dei terroristi.

Egitto
In Egitto almeno 32 persone sono rimaste ferite in scontri scoppiati questa mattina fra circa 2.000 manifestanti in sciopero a Ismailiya, sulla riva occidentale del Canale di Suez, e forze della polizia militare. I manifestanti, che stanno scioperando per avere un aumento salariale, si sono scontrati con la polizia militare, che li ha bloccati mentre cercavano di avvicinarsi ad una grande base militare della zona.

Libia
Il ministro degli esteri della Gran Bretagna, William Hague, ha detto che il leader libico Muammar Gheddafi può restare in Libia se accetterà di lasciare il potere. La posizione britannica, secondo diversi osservatori, è un significativo cambio di direzione rispetto a quanto sostenuto finora ed è un tentativo di rompere lo stallo in cui si trova da settimane il conflitto con gli insorti.

Afghanistan: domani in Italia la salma di David Tobini
Nuova offensiva dei talebani in Afghanistan. Questa mattina quattro persone, fra cui due soldati afghani e due civili, sono rimasti feriti in un attacco contro la base aerea di Jalalabad, nella parte orientale del Paese. Domani, invece, giungerà in Italia la salma del caporal maggiore dei paracadutisti, David Tobini, rimasto ucciso in Afghanistan durante un conflitto a fuoco con un gruppo di ribelli talebani. Nello scontro, sono rimasti feriti anche altri due militari, uno dei quali in gravi condizioni. Tobini, 28 anni di Roma, è la 41.ma vittima italiana, caduta in Afghanistan dall’inizio della missione Isaf nel Paese asiatico. In Italia, intanto, è in corso il dibattito politico sul rifinanziamento delle missioni all’estero.

Pakistan
In Pakistan due milioni di persone vivono in aree a rischio di inondazioni a causa dei ritardi nella ricostruzione dopo le alluvioni di un anno fa che hanno provocato oltre 1700 vittime. E’ l’allarme lanciato dall’Onu ieri ad Islamabad. Secondo alcune fonti, sarebbero ancora 800 mila gli sfollati nel Paese.

Corea del Nord
Secondo fonti di stampa sud coreane, la Corea del Nord starebbe preparando manovre militari nel mar Giallo. Le operazioni dovrebbero riguardare l’aviazione, la marina e l’esercito.

Irlanda del Nord, operazione anti-terrorismo
La polizia dell’Irlanda del Nord ha arrestato cinque persone sospettate per l’omicidio di un giovane poliziotto cattolico avvenuto lo scorso aprile, azione attribuita ad un gruppo dissidente dell’Ira. I sospetti, di età compresa tra i 25 e i 45 anni, sono stati fermati nell’ambito di una vasta operazione di polizia che ha visto l’impiego di oltre 200 agenti in diverse località dell’Irlanda del nord.

Congo, epidemia
Le Nazioni Unite hanno lanciato l’allarme per l’epidemia di rosolia che ha colpito la Repubblica Democratica del Congo. Sono 1.145 i bambini morti da gennaio scorso. Altri tre milioni sono stati vaccinati. (Panoramica internazionale a cura di Marco Guerra)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LV no. 207







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