2011-07-26 14:30:23

Messico: 7 milioni di giovani rischiano di essere preda delle organizzazioni criminali


7 milioni di giovani messicani disoccupati rischiano di entrare nel racket delle organizzazioni criminali. A lanciare l’allarme è il settimanale dell'arcidiocesi di Mexico "Desde la Fe", inviato all'agenzia Fides. Il periodico ricorda che in tutta l’America Latina ci sono quasi 40 milioni di giovani tra i 15 ed i 29 anni che non studiano né lavorano, di cui 7 milioni solamente in Messico. "La rete della criminalità organizzata migliora ed espande il suo potenziale di attrarre milioni di giovani senza opportunità”, si legge nel settimanale, che aggiunge: “questa è la popolazione giovanile più vulnerabile, perché non ha un’occupazione o un mestiere, cade nei vizi, o vive alla disperata ricerca di qualsiasi opportunità di lavoro che non arriva, quindi sono tentati di accettare le proposte dal crimine organizzato che offrono soldi a palate, anche sapendo che c'è il rischio di perdere la vita o la libertà”. Le cifre sono allarmanti: l'80% delle carceri sono occupate da giovani tra i 20 e i 35 anni mentre le vittime di crimini violenti 9 volte su 10 sono giovani. “Non basta assistere i giovani che studiano per non fargli abbandonare la scuola, ma occorre offrire opportunità a coloro che non fanno neppure parte del sistema scolastico, e, logicamente, tanto meno hanno la possibilità di unirsi alla popolazione economicamente attiva”, conclude il settimanale, che rileva anche una diminuzione del lavoro della Chiesa cattolica in questo ambito, a causa della lontananza dei giovani dagli ambienti di fede e di una carente evangelizzazione. (M.R.)







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