2011-07-25 14:07:22

Perù: il cardinale Cipriani chiede un’azione di governo a difesa della famiglia e della vita


“La famiglia deve vivere in un clima in cui deve esserci maggior rispetto per la dignità”. E’ quanto ha affermato lo scorso sabato in un programma radiofonico l’arcivescovo di Lima, cardinale Juan Luis Cipriani. “Mi preoccupano la famiglia, l'educazione dei figli, la morale”, ha detto il porporato, che ha poi chiesto al nuovo presidente del Perù, Ollanta Humala, di promuovere un’azione di governo a difesa della famiglia e della vita. “Non possiamo portare avanti ragazzi che siano consumatori di droghe o membri di bande perché non c'è una buona istruzione, né possiamo creare una tendenza nella gioventù in cui tutto è divertimento, carriera e sesso”, ha dichiarato il cardinale Cipriani, aggiungendo poi che “i genitori vogliono una maggiore attenzione per l'educazione dei propri figli e per la sicurezza. L'evitare il consumo di droghe, la non violenza, il rispetto della possibilità di tutti di accedere all'assistenza sanitaria. Tutti questi temi vanno insieme”. Riferisce l’agenzia Zenit che il porporato si è anche riferito all'esistenza di pressioni esterne al Paese, che vogliono promuovere l'aborto, l'eutanasia e il consumo di droghe, distruggendo i valori fondamentali della famiglia. “Vorrei un'agenda in cui si rispetti la vita fin dal concepimento, in cui si rispettino la costituzione della famiglia, uomo e donna, e la sua stabilità”, ha confessato l’arcivescovo di Lima, auspicandosi che il nuovo governo “promuova unità, pace, ordine e una crescita morale. La Chiesa non prende mai le parti di un governo, ma allo stesso tempo guarda con speranza alla possibilità che la famiglia peruviana mantenga le proprie radici cristiane e che lo sviluppo avvenga anche in campo morale”, ha sottolineato il porporato, che ha poi ringraziato Papa Benedetto XVI per la fiducia che ha riposto in lui nominandolo membro della Pontificia Commissione per l'America Latina, un'istituzione che cerca di conoscere la situazione della Chiesa in questa parte del mondo.“Siamo un gruppo di cardinali e vescovi incaricati di analizzare come procede la fede in America Latina studiando anche le situazioni politiche, sociali, economiche e delle altre religioni”, ha concluso il porporato. (M.R.)







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