La Santa Sede richiama per consultazioni il nunzio in Irlanda
La Santa Sede ha richiamato per consultazioni il nunzio apostolico in Irlanda, mons.
Giuseppe Leanza, in seguito alla pubblicazione, il 13 luglio scorso, del Rapporto
della Commissione d'Inchiesta del Governo irlandese circa le accuse di abusi di minori
da parte del clero della Diocesi di Cloyne. Lo riferisce la Sala Stampa vaticana.
Ce ne parla Sergio Centofanti.
La Segreteria
di Stato ha preso la decisione di richiamare il nunzio a Dublino in particolare per
le reazioni che sono seguite al Rapporto Cloyne. Mercoledì scorso, durante un dibattito
parlamentare, il primo ministro irlandese, Enda Kenny, aveva accusato il Vaticano
di aver incoraggiato i vescovi a non denunciare gli abusi alle autorità ufficiali.
Successivamente
era intervenuto il direttore della Sala Stampa, padre Federico Lombardi, che, interpellato
dai giornalisti, aveva confermato che la Santa Sede avrebbe risposto “opportunamente"
alle domande del Governo irlandese sulla vicenda. Il portavoce vaticano auspicava
inoltre che il dibattito su temi così drammatici potesse svolgersi “con la necessaria
obiettività, in modo da contribuire alla causa che deve stare maggiormente a cuore
a tutti, cioè la salvaguardia dei bambini e dei giovani e il rinnovamento di un clima
di fiducia e collaborazione a questo fine, nella Chiesa e nella società, come auspicato
dal Papa nella sua Lettera ai cattolici dell’Irlanda”.
Da parte sua,
l’arcivescovo di Dublino, Diarmuid Martin, aveva respinto con forza le accuse lanciate
dal premier irlandese, sottolineando che nella diocesi di Cloyne sono state ignorate
le norme del 2001, volute dall’allora cardinale Ratzinger, dunque dal Papa attuale.
In una risposta orale, padre Ciro Benedettini, vicedirettore della
Sala Stampa della Santa Sede, ha spiegato oggi che “il richiamo del nunzio ha lo scopo
principale di permettere una consultazione con chi lavora sul posto da parte della
Segreteria di Stato e degli altri Dicasteri coinvolti, al fine di preparare la risposta
ufficiale della Santa Sede al Governo Irlandese” in seguito al Rapporto Cloyne. Padre
Benedettini ha poi sottolineato che “il richiamo del nunzio, essendo una misura cui
raramente la Santa Sede fa ricorso, denota la serietà della situazione, la volontà
della Santa Sede di affrontarla con obiettività e determinazione, nonché una certa
nota di sorpresa e rammarico per alcune reazioni eccessive”. Infine – conclude – si
tratta di una decisione che va interpretata “nella linea di una volontà della Santa
Sede finalizzata ad una seria e fattiva collaborazione”.