India: i Dalit scendono in piazza per il riconoscimento dei loro diritti
Migliaia di "fuoricasta" dell’India, Dalit cristiani e musulmani, si sono riuniti
nelle strade di Nuova Delhi per protestare a favore dell’uguaglianza dei diritti all’interno
della società. La protesta di massa, che durerà fino al 28 luglio, vede coinvolte
tutte le denominazioni cristiane ed è stata organizzata dal National Coordination
Committee for Dalit Christians, dal National Council of Dalit Christians, e dalla
Conferenza Episcopale indiana. In India, i Dalit o “fuoricasta” occupano il posto
più basso nella scala sociale e sono circa un quarto degli abitanti del Paese, su
una popolazione di oltre 1 miliardo e 250 milioni di persone. Le proteste sono rivolte
al governo affinchè riveda la legge attuale per estendere la parità dei diritti costituzionali
ai Dalit cristiani e musulmani, i gruppi più discriminati. Secondo la Costituzione
indiana, infatti, la legge prevede prestiti economici, percorsi educativi e sociali
solamente a Indù, Buddisti e Dalit Sikh, mentre ai Dalit cristiani e musulmani sono
negate tali opportunità. Riferisce l’agenzia Fides che i vescovi cattolici indiani
hanno espresso la speranza che queste proteste aumentino la pressione sui capi di
governo, che sono l’ostacolo più grosso al riconoscimento dei diritti dei Dalit. Nonostante
il Paese abbia formalmente eliminato il sistema delle caste, questo continua a sopravvivere
nelle pratiche culturali e nelle istituzioni sociali. (M.R.)