2011-07-24 14:46:09

Les Combes, il cardinale Bertone benedice il Foyer intitolato a Giovanni Paolo II


“Siamo immersi nella bellezza della natura e questo spazio all’aperto oggi si fa tempio, chiesa, cattedrale per accogliere la nostra Celebrazione eucaristica e per unire i nostri cuori in una corale preghiera di ringraziamento e di lode al Signore”. E’ quanto ha affermato il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato, in occasione, stamani, della benedizione del Foyer Giovanni Paolo II e del Sentiero Giovanni Paolo II a Les Combes. Ai fedeli riuniti a Les Combes è arrivato stamani anche il saluto di Benedetto XVI che, dopo la recita dell'Angelus, ha ricordato con particolare affetto "il tempo trascorso in quel luogo incantevole, plasmato dall'amore di Dio Creatore e santificato dalla presenza del Beato Giovanni Paolo II". “Questa valle – ha detto il cardinale Tarcisio Bertone nell'omelia - ha fatto da cornice al riposo, alla riflessione, alla preghiera personale o alla preghiera pubblica dell’Angelus domenicale di ben due Papi: Giovanni Paolo II, che ha soggiornato qui per ben dieci volte dal 1989 al 2004, e Benedetto XVI per tre volte nel 2005, 2006 e 2009”. Il cardinale segretario di Stato si è poi soffermato sul rito di benedizione della casa che ha avuto “tali insigni ospiti”. “Si tratta del Foyer che ha preso il nome di Giovanni Paolo II, ingrandito e reso più funzionale in alcune sue parti con l’apporto di generosi benefattori e maestranze che ringraziamo sentitamente”. “Chiediamo al Signore – ha aggiunto - di estendere la sua benedizione su tutte le case del Comune di Introd, sulle strade della valle, sui sentieri, sui pascoli e sui boschi dove i buoni abitanti della zona vivono e lavorano”. Il porporato ha ricordato, infine, ciò che il Beato Giovanni Paolo II disse rivolgendosi ai giovani durante la Gmg del 2000: “In realtà, è Gesù che cercate quando sognate la felicità; è Lui che vi aspetta quando niente vi soddisfa di quello che trovate; è Lui la bellezza che tanto vi attrae; è Lui che vi provoca con quella sete di radicalità che non vi permette di adattarvi al compromesso; è Lui che vi spinge a deporre le maschere che rendono falsa la vita; è Lui che vi legge nel cuore le decisioni più vere che altri vorrebbero soffocare”. “E' Gesù che suscita in voi il desiderio di fare della vostra vita qualcosa di grande, la volontà di seguire un ideale, il rifiuto di lasciarvi inghiottire dalla mediocrità, il coraggio di impegnarvi con umiltà e perseveranza per migliorare voi stessi e la società, rendendola più umana e fraterna”. (A.L.)







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