Usa. Rotta l’intesa sul debito, Obama convoca il Congresso
Rischiano di naufragare i negoziati sul piano di riduzione del deficit e del debito
degli Stati Uniti, dopo il ritiro di Boehner dalla trattativa. Il presidente americano,
Barack Obama, si dice però fiducioso che lo strappo potrà essere ricucito e ha convocato
per il week-end alla Casa Bianca i leader del Congresso. Una soluzione dovrà essere
trovata entro il 3 agosto, in cui si raggiungerà il limite del debito di 14,3 trilioni
di dollari. Da New York, Elena Molinari:
Il tentato
accordo raggiunto da Barack Obama e dallo speaker alla Camera, Boehner, si è frantumato.
Lo speaker repubblicano ha abbandonato, infatti, il tavolo delle trattative e il presidente
ha avviato contatti con il segretario al Tesoro, per escludere la crisi innescata
da un possibile default sull’economia e varare piani d’emergenza. “Il presidente
non vuole fare quello che è necessario per i nostri problemi - attacca Boehner - ho
offerto un piano con mille miliardi di dollari di tagli”. “È difficile capire il ritiro
di Boehner - replica Obama - gli americani sono esasperati”. Il presidente ha convocato
alla Casa Bianca i leader del Congresso per il fine-settimana: “Dobbiamo avere delle
risposte prima dell’apertura di Wall Street lunedì - ha aggiunto Obama - i repubblicani
devono assumersi le loro responsabilità”. Obama resta, però, fermo su un punto: non
si può a suo parere sanare il deficit solo con tagli ai servizi, occorrono anche maggiori
tasse soprattutto sui più ricchi e sulle aziende, ma la destra dice “no”.