2011-07-23 14:22:52

Ucraina: grazie al sostegno di Aiuto alla Chiesa che Soffre cresce la comunità cattolica latina


«La comunità cattolica del nostro Paese vive oggi una nuova primavera, anche grazie al sostegno che riceviamo da Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs). Senza la solidarietà dei suoi benefattori, la buona volontà e il loro buon cuore, non avremmo potuto e non potremmo farcela. Loro sono per noi una fonte inestimabile di speranza, grazie alla quale la nostra Chiesa potrà fiorire di nuovo». È quanto affermato da monsignor Mieczysław Mokrzycki, arcivescovo di Lviv dei Latini e presidente della Conferenza episcopale ucraina. Lo riferisce L’Osservatore Romano. La Chiesa cattolica latina in Ucraina è una Chiesa giovane, molto attiva ma con forte bisogno di aiuto. Acs è, fin dagli anni del regime sovietico, una grande sostenitrice di questa Chiesa, per la quale nel 2010 ha realizzato progetti per oltre 4,5 milioni di euro. Numerosi gli interventi di ricostruzione e restauro realizzati in questi anni, tra cui anche quello della curia di Lviv dei Latini, oltre a quelli per la formazione dei seminaristi e dei ragazzi, con la stampa del catechismo intitolato: «Cristo nostra Pasqua». Sono passati circa 20 anni da quando Papa Wojtyła, nel 1991, rinnovò la struttura della Chiesa latina che conta oggi 7 diocesi, 13 vescovi, 3 seminari e circa 800 parrocchie. «La nostra comunità — racconta monsignor Mokrzycki — sta vivendo la sua rinascita dopo i difficili anni di comunismo che hanno minato la fede e la morale della popolazione, anni in cui chiese ed edifici religiosi sono stati distrutti e i sacerdoti uccisi o esiliati». Molto attiva la pastorale, in particolare quella giovanile, ma anche la carceraria e l’ospedaliera. Ogni anno vengono organizzati ritiri spirituali e campi estivi per ragazzi e «i frutti di questa nostra rifioritura già si vedono — afferma il presule — anche se c’è ancora molto da fare. Soprattutto abbiamo bisogno di strutture, di nuove chiese e di locali per la catechesi». Uno dei problemi più difficili da affrontare è quello della restituzione delle proprietà confiscate durante il regime comunista. «Finalmente siamo rientrati in possesso della curia vescovile — aggiunge — ma la nostra comunità ha bisogno almeno di altre due, tre chiese». Nonostante le difficoltà, la Chiesa latina nel Paese gode di una grande partecipazione di fedeli e di un numero importante di vocazioni. «Abbiamo la fortuna di avere molte congregazioni — conclude l’arcivescovo di Lviv dei Latini — che con il loro carisma arricchiscono la nostra comunità, offrendo la possibilità di scegliere il proprio cammino di spiritualità».







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