Usa. Rapporto sulle parrocchie nell'ultimo decennio: meno numerose, ma più grandi
Un accresciuto numero di fedeli con una maggiore assiduità religiosa, a fronte di
un numero ridotto di parrocchie e di sacerdoti. È la fotografia delle parrocchie negli
Stati Uniti che emerge da una nuova ricerca condotta dal Centro per la ricerca applicata
nell’apostolato (Cara) della Georgetown University di Washington. Il rapporto, intitolato
“The Changing Face of the U.S. Catholic Parishes”, è stato reso noto lunedì. Esso
conferma diverse tendenze emerse in questi anni nella Chiesa americana. In particolare
dalla ricerca, che ha coinvolto un campione di 846 parrocchie, risulta un accresciuto
numero di fedeli, grazie soprattutto all’immigrazione ispanica: stando alle dichiarazioni
di appartenenza religiosa raccolte da alcuni sondaggi citati nel rapporto essi sarebbero
più di 77 milioni. In deciso calo invece il numero di parrocchie, passate da circa
19mila registrate nel 2000 a meno di 17.800 alla fine del decennio, pari a una riduzione
del 7,1%. Combinato con l’accresciuto numero di fedeli questa riduzione ha avuto come
effetto di aumentare decisamente le dimensioni medie delle comunità parrocchiali (un
processo che il rapporto descrive con il termine “supersizing”): un terzo delle parrocchie
registra più di 1.200 residenti, mentre la percentuale delle comunità con meno di
200 fedeli è calata dal 24% del 2000 al 15% del 2010. Inoltre, è aumentata la frequenza
e la partecipazione dei fedeli alle messe: in metà delle chiese vengono celebrate
quattro o più liturgie pre-festive e domenicali. La ricerca conferma poi il carattere
sempre più multiculturale della Chiesa statunitense: in quasi una parrocchia su tre,
almeno una volta al mese viene celebrata una messa in una lingua diversa da quella
inglese, con un incremento pari al 22% rispetto a dieci anni fa, mentre il 37% delle
parrocchie riservano particolare attenzione alle tradizioni religiose delle comunità
straniere, celebrando le messe in concomitanza con le feste religiose nazionali. La
ricerca, infine, mette in luce l’accresciuto contributo dei fedeli al sostentamento
economico delle parrocchie e nel servizio anche nei vari uffici ecclesiali: negli
ultimi cinque anni la percentuale delle offerte è salito del 14%. (A cura di Lisa
Zengarini)