Sud Sudan: grande folla a Rumbek per i funerali di mons. Mazzolari
Grande folla oggi a Rumbek in Sud Sudan per i funerali solenni di mons. Cesare Mazzolari,
vescovo della città morto improvvisamente lo scorso 16 luglio, mentre stava celebrando
la Santa Messa. Il rito funebre è presieduto dall’arcivescovo di Juba, mons. Paolino
Lukudu Loro. Da giorni la cattedrale, dove mons. Mazzolari è stato sepolto, è aperta
24 ore su 24 per consentire l’omaggio dei pellegrini. Molte le celebrazioni in sua
memoria previste anche in Italia. Cecilia Seppia.
Cattolici
di ogni confessione, musulmani, ma anche fedeli di religioni africane: sono centinaia
le persone, giunte nella Cattedrale della Sacra Famiglia a Rumbek per partecipare
ai funerali solenni del loro vescovo. Bresciano di 74 anni, di cui 30 passati in Africa,
mons. Cesare Mazzolari ha condiviso con la gente le conseguenze atroci della povertà
e della guerra senza mai tirarsi indietro. “Tutto il Sud Sudan è qui” ha detto l’arcivescovo
di Juba, mons. Paolino Lukudu Loro, che nell'omelia ha ricordato mons. Mazzolari come
un pastore sempre attento e preoccupato per il suo gregge, capace come faceva Gesù
di consolare gli afflitti e i prigionieri tenendo lo sguardo fisso su Dio. Sentiamo
in proposito quanto ci riferisce Maurizio Di Schino, inviato
a Rumbek per TV 2000:
"L'arcivescovo di Juba ha voluto ricordare l'ostinazione
di questo vescovo italiano nel credere che l'indipendenza del Sud Sudan sarebbe stata
possibile, e a quel punto lo ha indicato come esempio a tutti i vescovi del Sud Sudan
dicendo: 'Rimarrà in mezzo a noi un uomo di Dio che ha aperto la strada a tutti i
vescovi del Sudan'; e ha detto ancora: 'Abbiamo in Paradiso un santo, un sicuro interlocutore
davanti a Dio per la pace effettiva di tutto il Sudan'. L'impressione che ho avuto,
quando l'arcivescovo di Juba, mons. Lukudu, diceva queste cose, era di ripercorrere
la vita di mons. Mazzolari in parallelo con le parole del Vangelo".
Le
sue spoglie sono state già sepolte nella cattedrale di Rumbek lo scorso lunedì, e
da quel momento un fiume composto di uomini, donne e bambini ha voluto rendere omaggio
anche solo un istante al pastore che tanto si è speso per l’indipendenza di quella
che considerava la sua terra. Ancora Maurizio Di Schino:
"Commoventi
le parole della sorella, Marianna Mazzolari, la quale ha parlato del lasciare qui
le spoglie di mons. Mazzolari. Ha detto: 'Prendere questa decisione non è stato facile
per me né per tutta la mia famiglia. Però sappiamo che qui c'è un popolo che può continuare
a dare lode a mio fratello. E soprattutto, è giusto che rimanga qui perché questa
è stata la sua terra eletta, questa è stata la terra della sua gente, del suo Sud
Sudan".
Oltre ai fedeli, a prendere parte alle esequie tanti rappresentanti
della Conferenza episcopale del Sudan, delle congregazioni missionarie, autorità civili,
politiche e istituzionali che al termine della celebrazione hanno voluto dire grazie
a colui che attraverso la preghiera e la fede ha combattutto per la pace. Lo Stato
dei Laghi ha voluto proclamare da oggi fino a sabato tre giorni di lutto nazionale.