Usa: leader religiosi uniti per sbloccare la legge che regolarizza i figli degli immigrati
clandestini
I leader religiosi cristiani, musulmani ed ebrei degli Stati Uniti hanno indetto per
il prossimo settembre un week-end di sensibilizzazione e informazione sul Dream Act,
la proposta di legge, ancora bloccata al Congresso, che vuole regolarizzare la posizione
dei figli degli immigrati clandestini. Il “Dream Act Sabbath”, questo il titolo dell’iniziativa,
avrà luogo dal 23 al 25 settembre: sacerdoti, rabbini e imam dedicheranno le loro
prediche a spiegare ai fedeli i contenuti e le ragioni a favore del provvedimento,
ospitando le testimonianze di alcuni giovani immigrati. In sostanza, il Dream Act
(acronimo di “Development, Relief, and Education for Alien Minors”, corrispondente
alla parola sogno in inglese) prevede la concessione ai figli di immigrati irregolari
entrati negli Stati Uniti prima dell’età di 15 anni e iscritti all’università, o arruolati
nell’esercito, di un permesso di soggiorno di sei anni e la possibilità di richiedere
successivamente un permesso permanente. Alla presentazione a Washington, il cardinale
Theodore McCarrick, arcivescovo emerito della città, ha annunciato l’adesione dei
vescovi all’iniziativa, ricordando che i beneficiari del provvedimento sono “sono
già americani a tutti gli effetti pratici”. In questi mesi l’episcopato americano
ha espresso in più di un’occasione il suo sostegno al Dream Act del quale si discute
ormai da dieci anni. L’ultima versione della legge aveva superato nel 2010 l’esame
della Camera dei Rappresentanti, ma era poi stata bloccata dall’ostruzionismo dei
suoi oppositori al Senato. (A cura di Lisa Zengarini)