2011-07-19 14:49:30

Palermo ricorda il 19.mo anniversario della strage di via D'Amelio


In Italia, governo e magistratura commemorano oggi a Palermo l’anniversario della tragica scomparsa del giudice Paolo Borsellino. Il suo sacrificio – ha scritto il presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano nel suo messaggio – impegna le istituzioni e la collettività a opporsi agli atteggiamenti di collusione e indifferenza rispetto al fenomeno mafioso”. 19 anni fa il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta morirono nella strage di Via D’Amelio. Un eccidio avvolto in parte ancora nel mistero per il quale, il figlio del magistrato, proprio ieri ha rotto il silenzio. “E’ venuto il momento di sapere chi e perché ha organizzato il depistaggio”, ha detto Manfredi Borsellino, che chiede “si vada fino in fondo” nello svelamento della trama che avrebbe costruito una falsa verità sull’eccidio di via D’Amelio. Secondo il procuratore di Caltanissetta, Sergio Lari, che si appresta a chiedere la revisione del processo, Cosa nostra avrebbe accelerato i tempi della strage perché Borsellino sarebbe venuto a conoscenza della ’trattativa’ tra mafia e Stato. “Sono qui perché sono alla ricerca della verità, altrimenti non sarei venuto”, ha detto in via d’Amelio il presidente della Camera Gianfranco Fini, parlando con il fratello del magistrato, Salvatore Borsellino e i ragazzi del Popolo delle ’Agende rosse’, che hanno preparato uno striscione in cui si legge: “No corone di Stato per una strage di Stato”. “La mafia – ha aggiunto Fini - punta a svuotare lo Stato incuneandosi nelle zone d’ombra che possono essere presenti e sfruttando aree di contiguità. Non bisogna dare posti di responsabilità pubblica a chi risulta inquisito”. “Fino a quando non sapremo chi sono stati i mandanti della strage non riusciremo a piangere e seppellire Paolo”, ha detto Salvatore Borsellino, che ha aggiunto: “Siamo qui perché ancora non è stata fatta giustizia”. Lucia Borsellino, figlia del giudice, partecipando ad un incontro promosso dalle Fondazioni Buttitta e Tricoli, ha dichiarato: “Non è mai troppo il tempo che passa perché queste ferite possano rimarginarsi. Vedere che il mondo non dimentica ci spinge ad andare avanti. Il raggiungimento della verità sulla strage di via D’Amelio – ha concluso - farebbe bene all’umanità intera”. Nel capoluogo siciliano è giunto anche il ministro dell’Interno Roberto Maroni, che ha reso omaggio agli agenti uccisi dalla mafia nel reparto scorte della caserma Lungaro della Polizia di Stato e si è intrattenuto con i parenti delle vittime. La visita del ministro Maroni si è conclusa con un vertice in prefettura sul tema della sicurezza. Sul luogo della strage alle 16.58 verrà osservato un minuto di silenzio. Le manifestazioni proseguiranno fino a sera: tra gli appuntamenti, la tradizionale fiaccolata promossa da Giovane Italia e Forum 19, che si concluderà in via D’Amelio, dove verrà letto un messaggio della vedova di Borsellino, Agnese Piraino Leto. Prevista la partecipazione del ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, e del sindaco di Roma, Gianni Alemanno. (Da Palermo, Alessandra Zaffiro) RealAudioMP3







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