2011-07-18 15:03:55

Obama al Congresso Usa: accordo sul debito per evitare l'apocalisse economica


“Troviamo un accordo per evitare l’apocalisse economica”. E’ un appello forte, quello lanciato dal presidente statunitense Obama, rivolto ai membri del Congresso, invitandoli a trovare un'intesa sul debito e ricordando che gli Stati Uniti stanno andando fuori tempo massimo per evitare il default. Dal punto di vista prettamente economico, cosa accadrebbe se non si raggiungesse questo accordo? Salvatore Sabatino ne ha parlato con Angelo Baglioni, docente di Economia Politica presso l’Università Cattolica di Milano:RealAudioMP3

R. – In mancanza di un accordo gli Stati Uniti sarebbero bloccati, nel senso che non potendo emettere ulteriore debito si troverebbero in difficoltà nel fare funzionare la pubblica amministrazione e nell’avere i fondi per rimborsare il debito in scadenza e gli interessi sul debito in scadenza. Quindi, sarebbero costretti in qualche modo, seppure su una parte marginale del debito, cioè quello in scadenza, a dichiarare l’insolvenza.

D. – Ovviamente ci sarebbero ricadute importanti anche sull’economia mondiale, che sta attraversando un periodo non facile...

R. – Sì, naturalmente sarebbe - come dire – una goccia che si aggiunge ad un vaso che sta già per traboccare, perché come sappiamo nell’area euro abbiamo grossi problemi di insolvenza da parte della Grecia, dell’Irlanda, del Portogallo e – ahimè – ultimamente le tensioni si stanno allargando anche all’Italia, oltre che alla Spagna. Quindi, sarebbe proprio un evento da evitare assolutamente anche per le ripercussioni internazionali.

D. – Fin qui le previsioni, ma questa impasse che dura da molti giorni quali ricadute concrete invece ha già avuto sull’economia statunitense?

R. – Qualunque evento di questo tipo crea tensione sui tassi d’interesse, crea un rialzo sui tassi d’interesse, perché naturalmente i mercati finanziari cominciano a scontare un rischio che si verifichi un evento del genere, cioè un evento di default. Quindi, i tassi d’interesse cominciano ad incorporare un premio a rischio più alto, cominciano ad aumentare e, quindi, il costo del credito poi aumenta per tutti i partecipanti all’economia: imprese e famiglie. C’è chiaramente già, quindi, un impatto negativo.

D. – Lo stesso Obama ha detto che gli americani sono sempre più spazientiti dai litigi tra Casa Bianca e Congresso. Non c’è il rischio di una caduta di credibilità delle istituzioni americane?

R. – Si devono mettere d’accordo. E’ chiaro che un accordo va trovato. Quindi, tutto questo tira e molla, questa trattativa non fa fare una bella figura alle istituzioni americane. Alla fine pare che stia emergendo un compromesso: quello di delegare il presidente ad aumentare il tetto del debito in tre tranche entro la fine di quest’anno. E’ una soluzione di compromesso che, probabilmente, sul piano tecnico e legale può andare bene. Certo, però, non ne esce bene la credibilità delle istituzioni americane. (ap)







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