Crisi economica: la Grecia incassa l’appoggio degli Usa. Nessun accordo sul deficit
negli Stati Uniti
Il cancelliere tedesco Angela Merkel ha preso le distanze da Atene, sottolineando
di non volere una ristrutturazione del debito greco; di tutt’altro parere, invece,
il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, che dalla capitale greca ha voluto esprimere
sostegno al governo ellenico per la determinazione con la quale sta affrontando la
crisi del debito. Un appoggio pieno, dunque, da parte di Washington che giunge in
un momento particolarmente delicato per l’amministrazione Obama. Il servizio di Elena
Molinari:
E la crisi
economica resta in primo piano anche in Italia. Il premier Silvio Berlusconi salirà
oggi al Quirinale per riferire a Napolitano sul dopo manovra, sulla situazione economica
e sul nodo Alfano. Il Capo dello Stato invita tutti a confrontarsi sul merito, mentre
cresce l’attesa per la reazione dei mercati alla manovra.
Intanto cresce la
delusione delle famiglie e delle classi sociali medio-basse, fortemente colpite dai
provvedimenti di austerity adottati dai singoli Stati per far fronte ai rischi di
bancarotta. La manovra italiana, ad esempio, ha eliminato la gratuità di alcuni servizi
sanitari o i bonus per i figli a carico. Perchè si sono fatte queste scelte? Giancarlo
La Vella lo ha chiesto a Gianfranco Viesti, docente di Economia all’Università di
Bari: