Ungheria: approvata una legge che riduce a 14 le comunità religiose riconosciute dallo
Stato
Il parlamento ungherese ha approvato mercoledì scorso una nuova legge sulle Chiese,
che riduce il numero delle comunità religiose riconosciute dallo Stato a 14, contro
le 350 attuali. Il provvedimento, approvato con 254 voti favorevoli e 43 contrari,
è stato voluto dal governo conservatore del premier, Viktor Orban, per fermare la
proliferazione delle associazioni religiose che dalla fine del regime comunista beneficiano
di sussidi pubblici. In molti casi, infatti, si trattava di associazioni nate al solo
scopo di ottenere questi finanziamenti. Fra le comunità religiose riconosciute dalla
nuova legge figurano – oltre alla Chiesa cattolica, maggioritaria nel Paese – la calvinista,
la luterana e la comunità ebraica (circa 100 mila fedeli). Ma ci sono anche nuovi
"ingressi", rappresentati dagli ortodossi, i battisti, i buddisti, i musulmani e l’Assemblea
della Fede, una setta pentecostale fondata nel 1979 e perseguitata dal precedente
regime comunista. Il provvedimento entrerà in vigore il primo gennaio 2012. A partire
da quella data, le altre comunità religiose non comprese tra le attuali 14 beneficiarie,
e che vogliono essere riconosciute dallo Stato, dovranno inoltrare una richiesta al
parlamento che deciderà con una maggioranza qualificata dei due terzi. (L.Z.)